Vita Cnr

Olio d'oliva umbro alla conquista del Giappone

Pane e olio
di Federica Tenaglia

Esperti dell'Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr di Perugia hanno presentato nel Paese del Sol Levante il lavoro di ricerca sulla biodiversità dell'olivo e i composti nutraceutici dell'extravergine. All'iniziativa, organizzata dal Comune di Attigliano con il patrocinio della Regione Umbria, hanno preso parte rappresentanti istituzionali, operatori economici e amministratori. Ospite speciale, la first lady giapponese Akie Abe

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Una delegazione di esperti dell'Istituto di bioscienze e biorisorse (Ibbr) del Cnr di Perugia ha partecipato a 'Emozioni Umbria to Japan', la missione organizzata in Giappone lo scorso aprile dal Comune di Attigliano e patrocinata dalla Regione Umbria nell'ambito delle azioni di promozione delle attività agricole e di olivicoltura del territorio. In un tour che ha toccato i principali centri del Paese, ricercatori e tecnici del Cnr hanno preso parte a numerose presentazioni volte a far conoscere un prodotto di eccellenza, reso unico a livello internazionale da una combinazione di diversi fattori come conformazione del territorio, microclima e qualità del terreno.

Gli eventi hanno preso il via il 2 aprile, presso la sede di Osaka Gas nell'omonima città, e sono stati seguiti da incontri a Kobe e Tokyo, coinvolgendo in totale oltre 400 persone. Oltre a illustrare la qualità e la varietà dei prodotti agroalimentari che caratterizzano il territorio della provincia di Terni (in particolare la Valnerina e il territorio Amerino), le presentazioni hanno rappresentato l'occasione per fare luce sul lavoro di ricerca che l'Ente conduce a livello mondiale in materia di biodiversità dell'olivo, sullo studio dei composti nutraceutici da essi derivanti e sulle frodi-certificazioni legate all'olio extravergine di oliva.

Ospiti della degustazione

“L'olio extravergine d'oliva è un prodotto molto apprezzato in Giappone, sia per gli aspetti benefici sia per il sapore”, spiega Roberto Mariotti dell'Ibbr-Cnr. “Ciò che i giapponesi non conoscono sono le differenze tra le varie qualità e i metodi di lavorazione: per questo in più occasioni abbiamo coinvolto il pubblico in vari panel test con l'obiettivo di farne riconoscere la qualità attraverso metodologie molecolari e spiegarne le proprietà salutistiche. Inoltre, abbiamo spiegato i numerosi studi condotti a salvaguardia della biodiversità e della sicurezza alimentare, riscontrando grande interesse”.

In Umbria il gruppo Ibbr-Cnr, che ha come referente Luciana Baldoni, svolge da oltre 10 anni un'intensa attività di ricerca a favore dell'olivicoltura regionale, nazionale e internazionale: recentemente sono stati chiusi quattro progetti nel Piano di sviluppo regionale che hanno visto il coinvolgimento di oltre 20 aziende, Università e Parco tecnologico dell'Umbria. I progetti mirano a riscoprire le qualità di cultivar autoctone presenti nella Regione, come il Raio del territorio Amerino e la Borgiona dell'Alta Valle del Tevere. Sono state fornite nuove tecnologie molecolari per garantire la qualità dei prodotti regionali (Dna-test) e sono stati individuati i migliori impollinatori delle principali cultivar di olivo in tutto il territorio regionale. A livello internazionale il gruppo di ricerca partecipa, inoltre, al progetto europeo Before sulla salvaguardia e lo studio della biodiversità olivicola, coinvolgendo oltre 10 Paesi, dal Sud America a tutto il Mediterraneo, ed è leader nello studio dei geni candidati alla quantità e alla qualità nutraceutica contenuti nell'olio di oliva.

Fonte: Roberto Mariotti, Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr, tel. 075/5014874 , email roberto.mariotti@ibbr.cnr.it