“Tracciano una riga dritta, ci mettono una virgola alla fine e, bruscamente, vanno a capo”. Sono le rondini che “punteggiano l’aria con piccoli gridi, mentre la gallina “dritta, con il petto in fuori, gli occhi vivaci sotto il berretto frigio, ascolta prima con un orecchio e poi con l’altro”. Il mondo agreste descritto in 'Storie naturali’ da Jules Renard è quello di Chitry-les-Mines, paese d’origine del padre, dove l’autore ha vissuto la sua giovinezza.
Nel piccolo centro di campagna della Borgogna, lo scrittore francese scopre la natura da cacciatore, ma con lo sguardo del poeta riesce a cogliere particolari che sfuggono all’occhio più distratto. La coda del gallo diventa così “l’orlo di un mantello sollevato dalla spada”, mentre il cigno “scivola sull’acqua come una slitta bianca” e l’intrepida cavalletta saltella con modi “da gendarme”.
Gli animali, illustrati da Henri de Toulouse-Lautrec, ci sono proprio tutti, dal maiale “brontolone ma familiare” all’asino “dall’andatura da impiegato” e non mancano scoiattoli, pipistrelli e pappagalli. Un omaggio particolare è dedicato alla farfalla, definita “un dolce bigliettino piegato a metà che cerca l’indirizzo di un fiore”.
L’opera è un connubio tra natura e poesia e “il cacciatore d’immagini” che all’inizio cattura con lo sguardo il bosco e i suoi profumi lascia il posto, nell’ultimo capitolo, al sognatore che osserva “la luna che si allontana portando via con sé i nostri segreti”.
titolo: Storie naturali
categoria: Ragazzi
autore/i: Renard Jules
editore: Elliot
pagine: 119
prezzo: € 10.00