Così, per sport
I benefici dell'attività fisica, il modo migliore per praticarla e i suggerimenti per evitare di eccedere e causarci problemi. I suggerimenti di Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione del Cnr
Il tempo libero, si sa, è ormai un lusso per pochi. Eppure farebbe bene a tutti ritagliarsi qualche momento della giornata per dedicarsi ad attività che rendono felici e fanno stare meglio. Lo sport rientra sicuramente tra queste: garantisce molteplici benefici al corpo e consente di allontanare la mente dalle preoccupazioni quotidiane.
“Una regolare e moderata attività fisica, di 30-60 minuti al giorno, anche frazionati nell’arco della giornata per 3-5 giorni la settimana”, spiega Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione (Spp) del Cnr, “aiuta il cuore e i muscoli a utilizzare meglio l’ossigeno per produrre energia, lavorando con meno sforzo: lo dimostra la frequenza cardiaca delle persone attive, più bassa dei sedentari. Fare sport regolarmente aumenta anche il diametro delle arterie, riducendo la pressione arteriosa. Inoltre, migliora il metabolismo; aumenta il colesterolo Hdl, quello che protegge le arterie; riduce la glicemia e i trigliceridi e contribuisce alla riduzione del sovrappeso”.
Il movimento può, quindi, aiutarci a ridurre i principali fattori di rischio cardiovascolare: diabete, l’ipertrigliceridemia, la sindrome metabolica, l’ipertensione arteriosa, l’obesità e i pericoli connessi, come infarto o ictus cerebrale. Ma non solo. “Stimola la mineralizzazione dell’osso, riducendo l’osteoporosi”, continua il ricercatore, “favorisce l’autostima e riduce le patologie ansioso-depressive poichè stimola la secrezione delle endorfine, ormoni del benessere. Aiuta poi nelle prevenzione di alcuni tumori, potenziando le difese immunitarie e combattendo il sovrappeso”.
È comprensibile, quindi, che i soggetti attivi fisicamente si sentano meglio, consumino meno farmaci e vivano più a lungo. Non a caso Ippocrate affermava: “Se l’alimentazione o l’esercizio fisico sono inadeguati, il corpo si ammalerà”. E non meno nota è la frase di Giovenale: “Mens sana in corpore sano”.
La scelta dell’attività fisica va scelta però in base all’età e alle condizioni soggettive. Alternare le attività è un buon suggerimento per allontanare il rischio di traumi osteo-muscolari da sovraccarichi ripetuti. Ma il pericolo maggiore è l’infarto, che può manifestarsi durante l’esercizio, soprattutto nei soggetti a maggior rischio cardiovascolare e non allenati, che si sottopongono a sforzi intensi.
“È buona norma iniziare una nuova attività fisica sottoponendosi prima a un controllo medico. Importante è anche l’autocontrollo della frequenza cardiaca, adoperando il cardiofrequenzimetro o ricorrendo all’auto-percezione dello sforzo, qual è ad esempio il test del colloquio: durante l’attività fisica bisogna sempre essere in grado di parlare, anche se il respiro potrebbe farsi più affannato”, precisa Volpe. "Fondamentale riconoscere subito i sintomi di allarme: dolore acuto al torace, sensazione di costrizione al petto eventualmente irradiata al collo e/o all’arto sinistro, stanchezza eccessiva, mal di stomaco, vomito, vertigini, mal di testa intenso. In tali casi, va interrotta subito l’attività fisica, ci si deve sedere e contattare un medico riferendo il sintomo avvertito. È consigliabile non sottovalutare nulla”.
Fonte: Roberto Volpe, Servizio prevenszione e protezione del Cnr, Roma, tel. 06/49937630 , email roberto.volpe@cnr.it -