L'altra ricerca

Lo Ionio cambia rotta

mare
di Rosanna Dassisti

Ogni 7-10 anni il senso di circolazione delle acque con il Mar Adriatico si inverte: da orario ad antiorario e viceversa. La causa? Un cambiamento ciclico della densità. Lo sostengono i ricercatori dell'Istituto di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste, in uno studio condotto con Telespazio e pubblicato su Geophysical Research Letters

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Ogni 7-10 anni il senso di circolazione delle acque tra il Mar Adriatico e Mar Ionio si inverte: passa da orario a antiorario e viceversa. La causa? Un cambiamento ciclico della densità dell'Adriatico. È quanto sostengono i ricercatori dell'Istituto di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste, in uno studio condotto con i colleghi di Telespazio e pubblicato su 'Geophysical research letters'.

Nel 1997 era stata documentata per la prima volta un'inversione della circolazione superficiale del Mar Ionio. All'origine del fenomeno anomalo, che sconvolse la circolazione dell'intero Mediterraneo orientale e venne registrato negli annali dell'oceanografia, un cospicuo flusso di acque dense provenienti dal Mar Egeo. I ricercatori dell'Ogs avevano già ipotizzato che lo straordinario evento fosse il risultato di un'oscillazione periodica, possibile anche senza l'apporto di acque egee. Ora questa supposizione è stata confermata.
Lo schema di circolazione, denominato BiOS (Sistema oscillatorio bimodale adriatico-ionico), si basa sui dati raccolti in oltre venti anni, dal 1985 al 2008.
I movimenti dei mari e degli oceani dipendono dalla densità delle acque, ovvero dalle condizioni di temperatura e salinità. Lievi variazioni in questi parametri possono causare grandi cambiamenti nelle 'rotte abituali' delle acque. Ciò, secondo i ricercatori, è quello che accade nel 1997 al Mar Adriatico e al Mar Ionio. I dati analizzati mostrano, infatti, che la temperatura e la salinità dell'Adriatico cambiano su base decennale. Poiché questo mare comunica con lo Ionio attraverso lo stretto di Otranto, il cambiamento provoca un'inversione della circolazione delle acque ioniche.
"Tutto dipende dalla densità delle acque adriatiche, che controlla il senso di marcia dello Ionio", spiega Miro Gacic dell'Ogs. "Fino al 1996, la circolazione del Mar Ionio procedeva in senso orario convogliando le acque di origine atlantica nell'Adriatico. Dal 1997 e fino al 2006, il senso di marcia si è invertito e l'Adriatico è stato alimentato con acque provenienti dal Mediterraneo Orientale. Negli ultimi anni, tuttavia, le acque del Mar Ionio hanno ricominciato a circolare in senso orario, come venti anni fa".
Le periodiche oscillazioni influenzano naturalmente gli ecosistemi marini. A seconda del senso di circolazione delle acque ioniche, infatti, l'Adriatico si popola di organismi provenienti dai bacini atlantici e del Mediterraneo occidentale o dal Mar Egeo e Levantino. È il caso, per esempio, della 'Muggiaea atlantica', un invertebrato originario dell'Atlantico che le correnti ioniche hanno portato nelle acque adriatiche a largo delle coste croate.

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