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Adhd: una 'app' per fare network

Logo progetto Whaam
di Francesca Gorini

L’Istituto per le tecnologie didattiche del Cnr di Palermo partecipa al progetto europeo 'Whaam’ finalizzato a fornire strumenti di osservazione e controllo dei soggetti affetti da deficit di attenzione e iperattività. Obiettivo, condividere esperienze per promuovere un nuovo approccio culturale a questo disturbo

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Genitori, insegnanti e terapeuti quotidianamente impegnati, a casa o a scuola, ad affrontare il comportamento problematico di bambini affetti da Adhd, possono ora contare su uno strumento in più di condivisione e confronto. Si tratta della 'app’ realizzata nell’ambito del progetto europeo 'Whaam’ (Web health application for Adhd monitoring), disponibile all’indirizzo https://app.whaamproject.eu.

Obiettivo del progetto, a cui il Cnr partecipa attraverso l’Istituto per le tecnologie didattiche (Itd) di Palermo, è quello di contribuire a creare una rete di supporto e monitoraggio del disturbo, offrendo la possibilità di condividere in rete osservazioni ed esperienze.

Spiega Antonella Chifari (Itd-Cnr), coordinatore: “La app, scaricabile direttamente sullo smartphone, consente a coloro che assistono bambini iperattivi o con deficit di attenzione di condurre un'osservazione sistematica del comportamento problematico all’interno di un periodo osservativo programmato. I dati acquisiti sono suddivisi in tre differenti momenti: la descrizione degli eventi antecedenti l’innesco del comportamento, il problema in sé e le conseguenze che lo mantengono nel tempo. Tali dati sono condivisi tra tutti i membri della rete sociale, e permettono al terapeuta di individuare le migliori strategie di intervento secondo un approccio terapeutico ed educativo basato sulla rigorosa osservazione dei fatti”.

L’applicazione rappresenta una delle forme di intervento che possono coadiuvare nel trattamento di un soggetto affetto da Adhd. “'Whaam’ è un primo passo per promuovere un approccio culturale socialmente condiviso del disturbo, che non si limiti al rapporto genitore / terapeuta, ma che possa coinvolgere anche altre figure cruciali”.

Al progetto partecipano anche il Politecnico di Porto (Portogallo), il National Attention Deficit Disorder Information and Support Service (Inghilterra), l’Università di Salonicco (Grecia) e il Trinity College di Dublino (Irlanda). Un esempio di partenariato internazionale che ha consentito di mettere insieme diverse competenze e sensibilità: ricercatori esperti Ict e nella loro applicazione all'ambito della salute, terapeuti ed esperti in interventi psicoeducativi, terapeuti, centri ospedalieri e associazioni di famiglie. “In ogni Paese abbiamo coinvolto più soggetti, con l’obiettivo di contribuire a costruire una rete di esperti in grado di indirizzare e seguire genitori e insegnanti interessati a questo tipo d’intervento”.

Autori dello sviluppo del sistema sono i ricercatori, tecnologi e tecnici dell’Itd-Cnr Gianluca Merlo, Giuseppe Chiazzese, Alberto Mirisola, Onofrio Di Giuseppe e Luciano Seta in collaborazione con i partner greci dell’Università di Salonicco. Spiega Seta: “L’acronimo del progetto richiama un famoso quadro di Roy Lichtenstein, dove con vividi colori rosso e giallo è rappresentata l’esplosione di un aeroplano da guerra colpito dal nemico. Un’immagine forte, che ben rappresenta la forza dirompente e deflagrante che a volte può caratterizzare l’interazione con un soggetto iperattivo”. 

Fonte: Antonella Chifari, Istituto per le tecnologie didattiche, Palermo, tel. 091/6809215 , email antonella.chifari@itd.cnr.it

Per saperne di più: - www.whaamproject.eu