La ricerca, condotta sul fiume Mekong, dove è previsto un forte sviluppo idroelettrico, ha cercato di coniugare la conoscenza dei processi fisici dei fiumi con la matematica applicata alla gestione delle risorse idriche, per la valutazione dell'impatto su larga scala determinato dalla costruzione di dighe. Le grandi dighe generano circa 1/6 dell'energia elettrica consumata e irrigano 1/7 dei campi agricoli, ma allo stesso tempo peggiorano in modo significativo il sistema naturale dei processi fluviali perché ne modificano l'idrologia e danneggiano l'equilibrio ecologico. La ricerca andrà avanti per consentire al modello matematico di valutare l'impatto delle dighe sulle emissioni di gas serra.
La giuria del premio, presieduta da Giulio Tremonti, presidente di Aspen Institute Italia, era composta, tra gli altri, da Domenico Giardini, Chair of Seismology and Geodynamics dell'Eth Zurigo e da Gaetano Manfredi dell'Università degli studi di Napoli Federico II. Il riconoscimento è stato istituito nel 2015 e viene assegnato ogni anno a uno studio su temi connessi alla cultura scientifica e all'innovazione tecnologica.