“Paradiso” (Garzanti), l’ultima raccolta poetica di Stefano Dal Bianco, si presenta come una riflessione intima e naturale, ambientata nei paesaggi boschivi della Toscana. L’opera, che ha vinto il Premio Strega poesia 2024, racconta il legame istintivo tra il poeta e Tito, il suo cane, in lunghe camminate che diventano una forma di meditazione sulla vita, il dolore e la bellezza. Le passeggiate, scandite dalla pandemia, creano uno spazio dove uomo e animale esplorano sentieri e foreste come complici in un dialogo silenzioso e attento, quasi in cerca di un significato più alto che trascende le sfide quotidiane.
Con una delicatezza che accosta il tono autobiografico all’autofiction, l’autore cattura la magia del paesaggio toscano, un luogo al tempo stesso sereno e perturbante, che risuona come terza voce della narrazione. L’opera suggerisce che il “paradiso” può esistere in ogni attimo vissuto con pienezza e senza pregiudizi, riportando l’uomo a una saggezza ancestrale e a un’armonia che solo la natura può offrire. Attraverso le poesie, Dal Bianco supera la negatività moderna con un lirismo rasserenante, invitando il lettore a guardare dentro di sé e attorno a sé per trovare pace e bellezza anche nei momenti difficili
L'opera di Dal Bianco si distingue per la capacità di descrivere una natura in cui ogni dettaglio diventa simbolo e riflessione. I versi esprimono un contatto profondo con il paesaggio toscano, evocando la dualità tra pace e angoscia che caratterizza la nostra epoca. L’opera sembra suggerire che la serenità, o il “paradiso”, risiede nella capacità di osservare la natura con una presenza totale, lontano dalle distrazioni moderne. Le immagini si concentrano su dettagli come i profumi, il movimento dell’aria e il modo in cui l’ambiente influisce sulle percezioni sia dell’uomo sia del suo cane Tito, offrendo una sorta di riscoperta della semplicità e di un tempo sospeso.
Dal Bianco riesce così a fondere il diario quotidiano con l’esplorazione filosofica: nelle loro passeggiate, l'uomo e il cane condividono uno spazio che va oltre il contesto fisico, trasformandosi in un terreno di meditazione su temi esistenziali.
La poesia si fa strumento di introspezione, come nella tradizione dei grandi poeti del paesaggio e del silenzio, ma senza cadere nella malinconia. Al contrario, l’autore sembra voler celebrare la bellezza di un mondo che accoglie e contiene anche il dolore, invitando il lettore a guardare la realtà con occhi nuovi, aperti a cogliere i piccoli miracoli quotidiani. Questa raccolta è una lettura preziosa per chi desidera immergersi in una dimensione riflessiva, tra letteratura e natura, che offre un’occasione per rallentare e assaporare ogni istante.
Titolo: Paradiso
Categoria: Narrativa
Autore: Stefano Dal Bianco
Editore: Garzanti
Pagine: 160
Prezzo: 16,00