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Body Worlds: arrivano a Roma i corpi di von Hagen

Locandina di Body Worlds
di Rita Bugliosi

L'interessante esposizione dell'anatomopatologo tedesco, dopo numerose tappe in giro per il mondo, giunge nella Capitale: sarà possibile visitarla alle Officine Farneto fino al prossimo 14 febbraio. A renderla possibile la plastinazione, una tecnica che consente di bloccare la decomposizione post mortem, sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone. I corpi - di donatori - sono disposti in pose che riproducono opere d'arte, gesti atletici o scene di vita

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Dopo aver fatto tappa negli Stati Uniti, in Asia e in numerosi altre città europee è approdata nella Capitale, dove resterà fino al 14 febbraio 2012, ‘Body Worlds'. La mostra dell'anatomopatologo tedesco Gunther von Hagen, allestita in un esempio suggestivo di archeologia industriale, le Officine Farneto nei pressi del Foro Italico, propone una visione originale del corpo umano esponendo più di 200 organi e 20 corpi interi.

A rendere possibile l'esposizione, la plastinazione, una tecnica ideata e brevettata dallo stesso von Hagen, che consente di bloccare la decomposizione post mortem, sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone. L'utilizzo di questa innovativa metodologia permette ai visitatori di osservare campioni di corpo umano, di solito relegati nei laboratori scientifici

Una delle opere esposte alla mostra Body Worlds

I corpi sono disposti in pose caratteristiche che riproducono celebri opere d'arte, gesti atletici, rituali quotidiani o scene di vita. Una maniera innovativa - per quanto choccante - per far conoscere i meccanismi vitali ed il funzionamento degli apparati, mostrare le differenze tra organi malati e sani, educare ai temi della salute e della corretta alimentazione. I ‘pezzi' in mostra provengono da donatori dei quali non sono rese note identità né cause di morte. Alcuni oggetti provengono invece da antiche raccolte anatomiche o da istituti di morfologia.

Fulcro dell'esposizione è il cuore e il suo ramificato sistema di vasi, una fitta rete di arterie, vene e capillari che supera  i 95mila chilometri. Il cuore, ricorda Body Worlds, è il primo organo a formarsi all'interno dell'embrione umano e quello che nel corso dell'esistenza lavora di più, pompando oltre 200 milioni di litri di sangue. Von Hagen dà spazio però anche all'immagine metaforica del cuore in campo religioso e artistico, come simbolo di amore, compassione, coraggio.

La mostra, spiega il suo organizzatore, "ha contribuito in maniera sostanziale a determinare nel pubblico una nuova consapevolezza del proprio corpo".

La scheda

Che cosa: mostra ‘Body Worlds'

Quando: dal 14 settembre 2011 al 14 febbraio 2012

Dove: Officine Farneto, Roma

Info: www.bodyworlds.it

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