Un professore di fisica in pensione, appassionato della materia insegnata per tanti anni ai ragazzi, continua le sue dissertazioni rivolgendosi alla sua gatta Pilù, che sembra però interessata di più al pesce rosso che nuota dentro la boccia di vetro sul tavolo. Così, prendendo spunto da questo, le chiede: "Ti sei mai domandata come i pesci vedano gli oggetti fuori dall'acqua?". Non ottenendo risposta, "neppure un miagolio", il professore le parla della luce, del fenomeno della riflessione e del principio di Fermat, per spiegare che il pesce ha l'illusione di vedere la superficie libera dell'acqua sopra di sé "come un soffitto perfettamente speculare che riflette, capovolto, il fondo del bacino e, in questo soffitto, ha l'impressione che si apra una finestra circolare dalla quale vede deformati gli oggetti fuori dall'acqua".
Si è fatta ormai ora di cena e davanti a un'irresistibile minestra di riso e patate il docente, osservando le tonde chiazze d'olio della superficie, illustra a Pilù il perché della loro forma circolare, partendo dalla storia di Enea e Didone.
Questi e altri principi della fisica vengono spiegati con semplicità da Marta Ellero nel suo 'La luce, l'acqua e la gatta Pilù', edito da Scienza Express e corredato dalle simpatiche illustrazioni di Isabella Mazza. La giovane autrice, una fisica, si occupa di neuroscienze, ma ha la passione per la scrittura e attraverso i suoi personaggi riesce a interessare i giovani lettori avvicinandoli a una materia non facile ma i cui principi si ritrovano nei fenomeni di tutti i giorni.
titolo: La luce, l'acqua e la gatta Pilù
categoria: Ragazzi
autore/i: Ellero Marta
editore: Scienza Express
pagine: 72
prezzo: € 8.00