Mercoledì 19 ottobre presso il Teatro Manzoni di Roma è stato presentato dall’ex ministra Paola Severino e il capo della Polizia Lamberto Giannini il libro “Ad alta voce” (Baldini-Castoldi). È il racconto di trent’anni di giornalismo vissuti da Massimo Mapelli in prima persona. Dalla formazione e dagli esordi con l’esperienza di Rai Stereo Notte alla lunga marcia verso il praticantato e la conquista di una assunzione in pianta stabile, dopo dieci anni di lavoro precario,. Ci sono le collaborazioni nella carta stampata e in televisione, tra Rai e Tmc News, e il vissuto delle esperienze da inviato in Italia e all’estero, anche al seguito delle missioni militari.
Non mancano i momenti epocali, in conduzione diretta da piazza San Pietro nei giorni della fine del pontificato di Giovanni Paolo II. Né gli approfondimenti, dall‘inchiesta al documentario, e le grandi interviste. Il racconto del lavoro in Antartide e in Artico per spiegare gli effetti del riscaldamento globale, quelli del vertice del G8 e delle calamità come il terremoto dell’Aquila. E ancora la cronaca giudiziaria e il lavoro sui grandi processi, dalla revisione del caso Calabresi fino al delitto di Meredith Kercher. Il rapporto, raccontato senza reticenze, con editori e direttori, da Sandro Curzi ad Antonio Lubrano.
E, dopo la nascita de La7, quelli con Nino Rizzo Nervo, Giulio Giustiniani, Antonello Piroso, fino all’era Mentana. Questo libro è una riflessione sulla professione giornalistica, sul presente e sul futuro dell’editoria, un racconto che si snoda in un arco di tempo in cui il mestiere dell’informazione è profondamente cambiato. Fino all’impatto della pandemia di Covid e all’era dei social media e delle fake news.
Titolo: Ad alta voce
Categoria: Saggi
Autore/i: Massimo Mapelli
Editore: Baldini+Castoldi
Pagine: 528
Prezzo: 19,00