Il terremoto in Emilia-Romagna riporta d'attualità il problema della salvaguardia delle tante opere artistiche italiane ora in pericolo. Dopo l'esperienza maturata in Abruzzo a seguito del sisma del 2009, l'Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) del Cnr di Potenza ha realizzato un sistema di tracciabilità dei beni artistici mobili finalizzato alla loro salvaguardia e recupero.
"Il sistema, sviluppato in collaborazione con la società MensTecnica, si basa su tecnologie e servizi di geolocalizzazione", spiega Nicola Masini dell'Ibam-Cnr. "Con l'ausilio di sensori e l'utilizzo di infrastrutture di rete, siamo in grado di tracciare la movimentazione di ogni opera d'arte, così da poter seguire eventuali spostamenti o sottrazioni illecite".
In una situazione di emergenza, a seguito di un sisma o di un alluvione, il sistema potrebbe consentire di razionalizzare la logistica degli spostamenti dei beni artistici in luoghi più sicuri, facilitandone il reinserimento nel contesto originale anche a distanza di anni. "Ai fini delle operazioni di recupero, oltre alla posizione esatta, il sistema fornisce in qualsiasi momento, e in particolare in fase di 'early warning', i profili identificativi ufficiali e le immagini delle opere tracciate", prosegue Maria Danese, ricercatrice Ibam-Cnr. "L'accessibilità di questi dati tramite web, nelle due modalità cartografiche, Openstreet map o Google maps, rende il sistema low-cost e user-friendly".