Focus: Sole

Raggi dorati sull'arte

“The weather project”, Tate Modern, Londra, 2003 (fonte: http://olafureliasson.net)
di Sandra Fiore

Il Sole è stato fin dall'antichità oggetto di grande attenzione artistica. Dalla Cappella degli Scrovegni alla seconda metà dell'Ottocento, con la pittura "en plain air" degli Impressionisti. Tra le rappresentazioni contemporanee, nel 2003 Olafur Eliasson nella Tate Modern di Londra installò un Sole enorme, di abbagliante "mediterraneità"

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La curiosità dell’uomo per il cielo e quindi per il Sole è testimoniata fin dal Paleolitico. Megaliti disposti secondo forme geometriche, in prevalenza circolari e ovali, servivano per osservarne il moto, insieme a quello degli altri corpi celesti. La sua potenza vitale e la sua energia erano venerati attraverso culti, tradizioni, che hanno prodotto testimonianze di grande interesse antropologico e artistico. Al Sol Invictus di origine pagana si ispira il mosaico del III secolo d.C. nella Necropoli Vaticana, ubicata sotto la Basilica di San Pietro.  

Nelle opere medievali è frequente trovare Sole e Luna con fattezze umane, rispettivamente maschili e femminili ai lati della Crocifissione, come possiamo notare nella Deposizione di Benedetto Antelami (1178), bassorilievo conservato nel transetto destro della Cattedrale di Parma. Nell’evidente richiamo alle divinità della Persia e della Grecia, tali soggetti rappresentano la luce e le tenebre che sovrastano i personaggi positivi e negativi nella scena del martirio; più in generale, possono simboleggiare il passaggio dal Vecchio al Nuovo Testamento, l’Alfa e l’Omega dell’Universo. Li ritroviamo ancora nel XVI secolo nella Crocifissione Mond o Gavari dipinta da Raffaello (National Gallery di Londra) e nella Creazione degli astri e delle piante affrescata da Michelangelo Buonarroti nella Cappella Sistina, dove si coglie tutta la potenza della Genesi: Dio con l’indice della mano destra dà vita al Sole mentre con la sinistra crea alle sue spalle la Luna.

L'Annunciazione di Ascoli, Carlo Crivelli, 1486 National Gallery di Londra

L'Annunciazione di Ascoli, Carlo Crivelli, 1486 National Gallery di Londra

La luce è emblema di grazia, accompagnata spesso dalla colomba, in tante pale d’altare e opere di soggetto religioso. Nella scena della Annunciazione del Polittico di S. Emidio, opera di Carlo Crivelli, tra i protagonisti del Rinascimento marchigiano, un raggio attraversa lo spazio prospettico di un'affollata Ascoli Piceno per posarsi sul capo della Madonna, inginocchiata nella sua elegante stanza. Da alcune maestranze tale episodio neotestamentario è stato valorizzato ricorrendo alla luce naturale, con un effetto scenografico inaspettato. Infatti, nella Cappella degli Scrovegni a Padova e nel Convento di San Marco a Firenze, il 25 marzo, Festa dell’Annunciazione, un raggio di Sole colpisce rispettivamente il volto di Maria dipinto da Giotto e l’Angelo Annunciante del Beato Angelico. Il fenomeno si ripete da secoli.
Il soggetto mitologico classico, Apollo che guida il carro del Sole, persiste nelle dimore gentilizie  tra XVI e XVIII secolo: la divinità olimpica trainata da cavalli alati solca il cielo in un’ardita resa prospettica da sotto in su nel cinquecentesco affresco di Giulio Romano e Francesco Primaticcio presso il Museo Civico di Palazzo Te a Mantova, nel capolavoro dipinto nel 1614 da Giudo Reni nel Casino dell’Aurora Pallavicini a Roma e nella composizione di Giovanni Battista Tiepolo (metà del XVIII secolo) sulla volta di palazzo Clerici a Milano. Il trionfo della divinità evidenzia la potenza della casata e il suo sostegno alle arti.

La corsa del carro del Sole

La corsa del carro del Sole

Di pari passo con il progresso delle scienze, l’arte ha prestato un’attenzione crescente al fenomeno percettivo della luce solare nel suo rapporto con il paesaggio e con i soggetti raffigurati, come testimonia la preferenza degli Impressionisti nel dipingere "en plain air”, immersi nella "grande luce". 

Del resto, lo sviluppo della tecnica fotografica e le nuove conoscenze scientifiche sulla percezione visiva ebbero grandi proseliti presso gli artisti a partire dalla metà dell’Ottocento: dalla struttura dell'occhio e il suo funzionamento, alla sequenza dei colori, fino alla teoria dei colori complementari del chimico francese Michel Eugéne Chevreul (1786-1889), tali conquiste offrirono un sostegno al nuovo "modus pingendi". L’opera "Impression, soleil levant" di Claude Monet (1872), al Musée Marmottan Monet di Parigi apre la strada al nuovo movimento artistico: sul velo di foschia che avvolge il porto di Le Havre si staglia il disco rosso del Sole, i cui raggi accesi baluginano sullo specchio d’acqua. 

Vincent van Gogh giunto nel 1888 ad Arles, sente di aver trovato nel paesaggio provenzale la testimonianza della grandezza divina. Con le sue pennellate pastose e vivaci ci porta tra girasoli, campi di grano e il lavoro dei contadini. Nell’opera Campo di grano con mietitore il Sole allo zenit è abbagliante, ma l’ombra del mietitore che si intravvede tra le spighe  allude alla sofferenza che invade l’animo dell’artista con un pensiero di morte. Inquietudini, paure, ossessioni di cui soffrirono alcuni artisti tra Otto e Novecento, si imprimono sulle loro tele attraverso un’intimistica e sofferta trasposizione della realtà. Così il Sole diventa una palla incandescente e minacciosa per il norvegese Munch ne 'L’Urlo', di cui descrive la genesi: “Era il periodo in cui la vita aveva ridotto a brandelli la mia anima. Il sole calava - si era immerso fiammeggiando sotto l'orizzonte. Sembrava una spada infuocata di sangue che tagliava la volta celeste. Il cielo era di sangue - sezionato in strisce di fuoco”.

Riprodurre la stella madre del sistema solare continua ad affascinare gli artisti contemporanei, che a colpi di sperimentazioni ingegneristiche e informatiche cercando di ricreare gli effetti della natura. Olafur Eliasson, è un artista  di origine danese-islandese particolarmente interessato ai fenomeni naturali, soprattutto alla luce: dal suo utilizzo nelle  diverse declinazioni, alla sua percezione  e movimento in relazione allo spazio. Per Eliasson comprendere le leggi di alcuni fenomeni può aiutarci ad essere maggiormente consapevoli delle  responsabilità che abbiamo nei riguardi del mondo in cui viviamo. Nel 2003 presso la Tate Modern di Londra con The Weather Project installò un Sole enorme dalle sfumature giallo-aranciate del tramonto. Atmosfere mediterranee nella metropoli inglese.

Impression, soleil levant, Claude Monet  1872 Parigi, Musée Marmottan Monet

Impression, soleil levant, Claude Monet  1872 Parigi, Musée Marmottan 

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