Saggi

Il fisico filosofo

Copertina del volume Einstein secondo Einstein
di Silvia Perrella

Hanoch Gutfreund, professore emerito di fisica teorica all’Università Ebraica di Gerusalemme, e Jürgen Renn, direttore presso l’Istituto Max Planck per la storia della scienza, in “Einstein secondo Einstein” (Hoepli) esplorano il percorso intellettuale del fisico dall’infanzia ai suoi ultimi anni. Partendo dalle note autobiografiche che lo scienziato fu invitato a scrivere per The Library of Living Philosophers alla fine della Seconda guerra mondiale, passando attraverso l’autobiografia scientifica di Max Planck 

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Hanoch Gutfreund, professore emerito di fisica teorica all’Università Ebraica di Gerusalemme, e Jürgen Renn, direttore presso l’Istituto Max Planck per la storia della scienza, in “Einstein secondo Einstein” (Hoepli) esplorano il percorso intellettuale del fisico dall’infanzia ai suoi ultimi anni, partendo dalle Note autobiografiche che lo scienziato fu invitato a scrivere per The Library of Living Philosophers alla fine della Seconda guerra mondiale e passando attraverso l’autobiografia scientifica di Max Planck. Il libro offre però al lettore la visione completa del personaggio, raccontato anche come uomo impegnato su fronti come l’antirazzismo, l’antinazismo e il pacifismo.

“La gente si lamenta che la nostra generazione non abbia filosofi. Non è assolutamente vero: solo che i filosofi, oggi, appartengono a un’altra sezione, e si chiamano Planck e Einstein”. Sono le parole pronunciate nel 1911 dall’intellettuale tedesco Adolf Von Harnack. Nonostante i due scienziati avessero idee politiche e vite private totalmente differenti, la loro visione scientifica era molto simile: entrambi partivano dal presupposto che la fisica non potesse prescindere da una concezione del mondo onnicomprensiva, al contrario di altri studiosi dell’epoca secondo i quali invece gli scienziati avrebbero dovuto occuparsi esclusivamente di “maneggiare e classificare”, senza intromettersi in faccende riguardanti la filosofia e il “vero”. 

Nel saggio emerge dunque una figura di filosofo che, oltre ad avere dato l’avvio alle grandi rivoluzioni della fisica quantistica e della relatività, elabora per tutta la sua vita anche pensieri su argomenti come la natura degli esseri umani, il significato e lo scopo dell’esistenza, l’ordine sociale, l’arte e la religione. Einstein è fortemente contrario a qualunque sistema autocratico e oppressivo, oltre che alle organizzazioni militari; trova ingiustificate le differenze di classe, mentre attribuisce grande valore alla giustizia e alla responsabilità sociale. Sostiene che la vita dell’essere umano sarebbe vuota senza l’arte e la conoscenza, nelle quali identifica la vera religiosità. Non crede inoltre nella libertà in senso filosofico, anzi a suo avviso il libero arbitrio degli esseri umani è solo un’illusione, in quanto l’uomo è sempre spinto da imposizioni esterne e da necessità deterministiche interne.

Gutfreund e Renn forniscono una nuova prospettiva sulle più importanti scoperte einsteiniane, collegandosi ai suoi scritti, alla corrispondenza personale, ai saggi critici dei contemporanei e alle repliche di Einstein a questi ultimi, di cui citano vari estratti nei quali lo scienziato confuta le osservazioni dei suoi detrattori. Ampiamente trattata la teoria della relatività, per la quale le note autobiografiche spiegano che la “relatività ristretta” ha origine addirittura con le primissime idee scientifiche di Einstein durante l’adolescenza, anche se gli studi sullo spazio e sul tempo proseguono e la “relatività generale” è completata all’età di trentasei anni. Con le note, Einstein riflette su sé stesso e si rivolge al lettore, rendendolo partecipe con riflessioni che esprimono l’essenza della sua vita e del suo pensiero.

L’ultima parte del libro contiene un breve testo autobiografico, prima d’ora inedito. Nasce su richiesta di una rivista universitaria svizzera che, nel 1954, chiede a Einstein di scrivere qualche pagina di ricordi in occasione del centenario del Politecnico federale di Zurigo. Il manoscritto sarà di grande interesse poiché è l’ultimo testo di Einstein, viene infatti completato e spedito circa due settimane prima della morte.

Titolo: Einstein secondo Einstein
Categoria: Saggi
Autore: Hanoch Gutfreund e Jürgen Renn
Editore: Hoepli
Pagine: 288
Prezzo: € 24,90

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