Saggi: Infodemia

Nella rete delle relazioni

Copertina
di Alessia Cosseddu

I nostri tempi sono segnati da diversi tipi di crisi: sanitaria, finanziaria, energetica e - purtroppo - umanitaria legata alla guerra. Tutte sono accompagnate da quella che potremo chiamare "crisi della comunicazione" che è alimentata dalle fake news. Come capirle meglio e come farne tesoro per limitarne i danni in futuro? Pietro Battiston, autore di “La responsabilità di rete” (Il Mulino), sostiene che per riuscirci occorre capire cos’è una rete, un network

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Epidemia, crisi finanziaria, crisi energetica e guerra minacciano le nostre esistenze e sono accomunate, o accompagnate, da una comunicazione anch'essa segnata da profonde criticità. Come affrontarle? Pietro Battiston, ne “La responsabilità di rete” (Il Mulino), sostiene che occorre una visione di network, avvalendosi del concetto (preso in prestito dall’economia) di "esternalità", ovvero considerando le influenze negative o positive che una determinata azione (o un’attività di scambio, nell’ambito economico) provoca sugli altri. “Se una persona ascolta musica ad alto volume in casa, sceglie di non vaccinarsi o guida in modo pericoloso, quella persona non sta danneggiando in modo uguale tutti gli abitanti della Terra. Sta piuttosto danneggiando quelli con cui è in qualche modo legata: perché sono i suoi vicini, perché ci interagisce durante la sua giornata, o perché hanno imboccato la stessa strada in cui sta guidando. In altre parole, molte esternalità esistono solo perché alcune relazioni permettono loro di esistere. Queste esternalità si realizzano in una rete, anzi sono uno dei motivi principali per cui le reti sono oggetto di studio”.

In sintesi, la teoria dei network è “l’arte di analizzare le singole parti di un sistema, ma inserite nel loro contesto”. A proposito del contagio informativo, Battiston si chiede perché l’informazione oggi disponibile all’opinione pubblica sia così spesso manipolata, impiegata in modo malevolo, sostenendo che il fenomeno è legato al cambiamento profondo e improvviso del modo in cui i cittadini si tengono informati e abbia a vedere più con con le modalità di diffusione che di creazione dell’informazione.

L’avvento di Internet ha abbassato il “costo di ingresso” alle fonti di informazioni: i siti web sono ovviamente più economici della stampa tradizionale. E si è ridotta anche la difficoltà di raggiungere il proprio pubblico. Possiamo segnalare articoli in una manciata di secondi, mentre i pulsanti like, condividi, retweet e inoltra: “Hanno completamente cambiato il nostro modo di consumare l’informazione, da una relazione diretta tra una fonte di informazione e un consumatore a un processo di diffusione su reti sociali”.  

Alla luce di queste considerazioni sulla teoria delle reti, tutti abbiamo una duplice responsabilità: “A livello individuale, rendersi conto di essere parte di una rete - anzi, di svariate reti che danno forma alla nostra quotidianità di animali sociali - significa che ognuno è in una certa misura responsabile anche per gli altri. A livello di sistema, invece, le autorità hanno la responsabilità innanzitutto di capire per tempo come sono strutturate le reti e che conseguenze questo ha per il loro funzionamento - allo stesso modo in cui per organizzare la viabilità di una città si deve comincia dal disegnarne una mappa”. 

titolo: La responsabilità di rete
categoria: Saggi
autore: Battiston Pietro
editore: Il Mulino
pagine: 208
prezzo: € 19,00