L'altra ricerca

Desarc-Maresanus, per ridurre la CO2 in atmosfera

cambiamenti climatici
di Marina Landolfi

Sono stati presentati nel capoluogo lombardo, oltre a diverse opzioni tecnologiche per contrastare la crisi climatica del Pianeta, i risultati di una ricerca del Politecnico di Milano e del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici per la rimozione dell'anidride carbonica in atmosfera

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Al convegno “La rimozione di CO2 dall'atmosfera e il progetto Desarc-Maresanus” che si è svolto il 4 e 5 febbraio al Politecnico di Milano, sono state presentate diverse soluzioni tecnologiche per la riduzione dell'anidride carbonica in atmosfera e sono stati illustrati i risultati della ricerca avviata un anno fa. Il progetto, promosso dall'Ateneo milanese e dalla Fondazione centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), con il supporto di Amundi e la collaborazione di CO2Apps, ha valutato un processo per affrontare due problemi ambientali di grande rilevanza: l'aumento delle concentrazioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera e la conseguente acidificazione degli oceani. “I risultati raggiunti sono molto interessanti, sono un ulteriore passo in avanti e ci danno fiducia che sia possibile rimuovere la CO2 dall'atmosfera a prezzi non proibitivi, dando anche una risposta al grande problema dell'acidificazione del mare”, afferma Stefano Caserini Project Leader della ricerca e docente del Politecnico. “Servono altre ricerche, sia riguardanti il processo tecnologico sia le interazioni con l'ambiente, ma i primi risultati sono promettenti. Sappiamo che dobbiamo ridurre in modo rapido e drastico le emissioni di gas climalteranti. Con questo progetto abbiamo iniziato a lavorare per fare anche di più”.

CO2 atmosfera

Il processo ha mostrato come lo spargimento di idrossido di calcio sulla superficie del mare permetterebbe di contrastare il trend esistente di acidificazione del Mediterraneo, in linea con quanto avviene negli oceani di tutto il mondo. L'idrossido di calcio, combinandosi in maniera spontanea con l'acqua, aumenta la capacità tampone delle acque marine verso l'acidità e permette di contrastare la diminuzione del pH, favorendo la rimozione della CO2 dall'atmosfera. In particolare, sono stati studiati in dettaglio la fattibilità tecnica ed economica, il suo bilancio ambientale e i benefici per il comparto marino, con un focus sul Mediterraneo. Lo studio, condotto con un modello fluidodinamico, ha confermato l'elevata dispersione dell'idrossido di calcio se rilasciato nella scia di una nave, quindi la possibilità, come soluzione efficace, di spargerne grandi quantità con navi già esistenti o dedicate.

Nel corso della conferenza, sono stati presentati i sistemi innovativi disponibili per rimuovere CO2 dall'atmosfera e sono state discusse le condizioni che potrebbero rendere le diverse alternative più o meno vantaggiose e le ricerche necessarie per garantire di ridurre al minimo i potenziali impatti ambientali.

 

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