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Yes, we Canada

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di Emanuele Guerrini

La comunità scientifica italiana è ampiamente presente Oltreoceano, al pari di quelle francese, tedesca e britannica, e negli ultimi anni il numero dei nostri ricercatori è in ulteriore aumento. Ne spiega le ragioni Emanuele Fiore, addetto scientifico dell'Ambasciata italiana a Ottawa e tecnologo del Cnr

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“La parola d’ordine è condivisione, del sapere e della tecnologia”. Non vuole sentir parlare di 'fuga di cervelli' Emanuele Fiore, addetto scientifico dell'Ambasciata italiana a Ottawa e tecnologo del Cnr. I nostri 3.000 ricercatori presenti in Canada operano in tutte le discipline scientifiche in stretta collaborazione con i loro omologhi d’Oltreoceano. Con 116 accordi di collaborazione attivati con Università ed Enti di ricerca e tre associazioni di ricercatori nelle province del Québec, dell’Ontario e del British Columbia, la comunità scientifica italiana, al pari di quelle di Francia, Germania e Inghilterra, è largamente presente sul territorio federale.

“Il governo locale ha investito l’1,92% del Pil 2013 in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico e per gli scienziati italiani è quindi facile rimanere a fare ricerca in Canada”, spiega Fiore. “Inoltre, il sistema accademico e scientifico canadese è caratterizzato dallo stretto legame tra ricerca e industria e dalla forte propensione delle imprese locali a investire in innovazione, grazie anche a un sistema che premia tali scelte in termini di facilitazioni e detrazioni fiscali. Sono comunque molti i ricercatori che tornano nel nostro Paese e, grazie al bagaglio di conoscenze e contatti acquisiti, si mettono a disposizione della comunità scientifica svolgendo il ruolo di 'contact person’, fondamentale per lo sviluppo del tessuto collaborativo esistente tra Italia e Canada”.

I nostri ricercatori sono molto apprezzati e la presenza italiana nell’Ottawa Science and Technology Counsellors Network (Ostcn) ne costituisce una conferma. “La partecipazione del governatore generale del Canada, David Johnston, del ministro della Scienza e tecnologia, Gary Goodyear e del presidente del Cnr, Luigi Nicolais alla conferenza 'Spin­offs and start­ups in Canada and Italy’ dello scorso anno, costituisce un’ulteriore dichiarazione di stima alle attività scientifiche congiunte portate avanti dai nostri ricercatori e dalla nostra ambasciata a Ottawa”, prosegue l’addetto scientifico.

Anche il recente convegno 'Nutrition: Research, Innovation and Markets’, organizzato dalla nostra Ambasciata gli scorsi 8 e 10 ottobre, ha ribadito l’importanza e la solidità dei rapporti scientifici esistenti tra i due Paesi. Realizzato in collaborazione con l’Università di Montreal, il Public Policy Forum, il Canadian Institute of Health Research e l’Università di Toronto, la due giorni ha visto la partecipazione tra gli altri di Francesco Loreto, direttore del Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Cnr.

“La cooperazione scientifica italiana in Canada, nel corso degli ultimi anni, ha registrato un notevole incremento caratterizzato da un costante aumento delle collaborazioni tra i centri di ricerca e le università dei due Paesi”, conclude Fiore.

 

Fonte: Emanuele Fiore , Ambasciata d'Italia a Ottawa, tel. +16132322401, email emanuele.fiore@esteri.it

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