E' stata inaugurata alla fine di maggio, nell'ambito del mese della cultura italiana a Cipro, organizzato dall'Ambasciata Italiana presso il Centro culturale Kalopanayiotis di Nicosia, la mostra 'Parfum de Chypre', dedicata a una delle tradizioni più antiche dell'isola dove, secondo Esiodo, nacque Afrodite, dea dell'amore e della bellezza.
La straordinaria scoperta archeologica dell'Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Cnr, già oggetto in Italia di due importanti esposizioni ai Musei Capitolini di Roma nel 2007 e a Firenze presso la Farmacia Profumo di Santa Maria Novella nel 2008, è testimoniata dal corredo ceramico e litico che vanta oltre 130 oggetti, compresi due completi apparati per distillare, databili anch'essi al 2000 a.C. Questi alambicchi, replicati e perfettamente funzionanti, hanno riscritto la storia del profumo, arretrando al II millennio a.C. la scoperta della distillazione dell'alcool e degli oli essenziali, finora attribuita agli Arabi (VII sec a.C.) .
"La scoperta di Pyrgos è stato lo spunto dal quale è iniziata la nostra ricerca, tuttora in corso, sul mondo dimenticato dei profumi ciprioti", spiega Maria Rosaria Belgiorno, direttrice della Missione archeologica a Cipro. "Le analisi eseguite sul complesso dei reperti portati alla luce confermano che già all'inizio del II millennio a.C. qui si producevano profumi utilizzando le piante selvatiche del massiccio della Troodos: sono le stesse fragranze di cui si parla nelle registrazioni del commercio miceneo, riportate dagli scrittori antichi, dai geroglifici egiziani e dalla Bibbia, la cui fama è sopravvissuta fino al Medioevo, al Rinascimento e oltre. Fino a quando François Coty nel 1917 decise di assegnare il nome di Cipro ad una delle dieci famiglie olfattive del mondo, l'unica che porta il nome di un luogo geografico".
La ricerca Itab-Cnr non è però solo una retrospettiva di questo glorioso aspetto della storia dell'isola: essa intende porsi come una risorsa innovativa mirata a sviluppi economici e sociali, nello spirito di cooperazione che da oltre dieci anni lega l'Italia e Cipro. Quale piccolo ma significativo aspetto, la mostra ospita Mystikò (che in cipriota vuol dire 'segreto'), il profumo inventato dalla Belgiorno con Yannulla Lazarou utilizzando i cinque elementi basilari dell'antico profumo Kypros-Chypre: olio d'oliva, bergamotto, maggiorana, agioklima, laudano, più un sesto componente. "Tutti gli elementi sono stati estratti utilizzando esclusivamente le piante selvatiche locali, che rappresentano un 'tesoro' oggi completamente ignorato dal mondo dei profumi, che usa maggiormente componenti chimici e oli essenziali prodotti da piante coltivate industrialmente".
Dopo l'edizione di Nicosia, la mostra sarà presentata a Genova nell'ambito del Festival della Scienza 2010, evento che aprirà formalmente la Biennale del Mediterraneo.
Fonte: Maria Rosaria Belgiorno, Itabc – Cnr