Vita Cnr

Dagli Usa a scuola di dieta mediterranea

Dieta mediterranea
di Francesca Gorini

Ad Avellino, fino al 21 maggio, studenti statunitensi a confronto con il modello alimentare ‘per eccellenza' nell'ambito di un corso coordinato dall'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr. Per scoprire gli importanti effetti benefici della nostra dieta sulla prevenzione di malattie cardiovascolari e tumori

Pubblicato il

La città di Avellino ospita fino al 21 maggio un gruppo di studenti della Wesley College Nursing School del Delaware, Stati Uniti. Una full immersion di una settimana nella terra in cui è nata la dieta mediterranea, fortemente voluta dalla docente coordinatrice del corso Lucille Gambardella, di chiare origini italiane e convinta dell'importanza di dare ai suoi studenti l'opportunità di studiare il modello alimentare da pochi mesi proclamato 'patrimonio culturale immateriale dell'umanità'.  In pratica, la dieta mediterranea diventa materia di studio universitario e parte del curriculum formativo.

Il programma della manifestazione, coordinata dall'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino, prevede seminari e visite che vedono coinvolti soggetti locali quali il Biogem di Ariano Arpino, il Crom di Mercogliano, l'Istituto alberghiero 'Rossi-Doria', l'Istituto enologico agrario 'De Sanctis', il Coprovoli: luoghi dove scoprire alimenti tipici - dall'olio di oliva, al vino, ai cereali - e, da questi, arrivare  agli effetti benefici per la salute, documentati in letteratura scientifica in particolare per le malattie a più elevato impatto sanitario come disfunzioni cardiovascolari e i tumori.

"È sorprendente il fascino che il modello alimentare mediterraneo suscita al di fuori dei confini nazionali, ed è sicuramente motivo di orgoglio il fatto che centri universitari stranieri considerino l'argomento così importante nell'ambito delle scienze mediche da farne materia di esame e scelgano di approfondirlo proprio in Italia", afferma Gianvincenzo Barba, dell'Isa-Cnr, che ha seguito l'organizzazione del corso. "La dieta mediterranea è sicuramente una parte importante del patrimonio culturale del nostro Paese. Tuttavia è opportuno che tale patrimonio non rimanga solo un retaggio del nostro passato, ma che venga opportunamente trasformato in una risorsa del nostro futuro. Valorizzare le competenze e le professionalità presenti sul territorio e sfruttarne le capacità di networking potrebbe favorire uno sviluppo economico a livello locale e regionale attraverso la promozione di un nuovo 'turismo scientifico'.

Fonte: Gianvincenzo Barba, Istituto di scienza dell'alimentazione, Avellino, tel. 0825/299353 , email gbarba@isa.cnr.it