In occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione 2012, si è tenuto a Milano presso la Società umanitaria il primo 'Salone della ricerca, innovazione e sicurezza alimentare'. La manifestazione è stata promossa, tra gli altri, dall'Istituto di biologia e biotecnologia agraria (Ibba) del Cnr, che ha organizzato l'incontro 'I semi dei cereali e delle leguminose: composizione, proprietà nutrizionali ed effetti sulla salute'. I ricercatori hanno voluto avvicinare il pubblico ad alcune tematiche sviluppate grazie al progetto 'Risorse biologiche e tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile del sistema agro-alimentare', frutto di un accordo con la Regione Lombardia.
È stato sottolineato come diverse componenti dei semi, dei cereali e delle leguminose, costituiscano un'importante fonte di carboidrati, proteine e microelementi, per l'alimentazione umana e degli animali d'allevamento, ma anche che "le principali proteine dei semi sono povere in alcuni aminoacidi essenziali e tali caratteristiche possono causare, nei soggetti sensibili, patologie come la celiachia e le allergie alimentari", spiega la ricercatrice Eleonora Cominelli dell'Ibba-Cnr.
Sono state quindi illustrate le strategie per migliorare il contenuto proteico dei semi e per ridurre la presenza di proteine allergeniche sfruttando la variabilità genetica delle specie. Si è parlato anche di come si possa abbassare il contenuto dei fattori antinutrizionali che possono limitare l'assorbimento di importanti micronutrienti, come il ferro. Nell'incontro sono stati affrontati inoltre temi quali la riscoperta di colture quali il farro e gli effetti sulla salute dei carboidrati presenti nei semi.
"La composizione dei semi di cereali e leguminose è oggi ottimizzata per garantire la riproduzione della pianta, piuttosto che un'alimentazione bilanciata", conclude Francesca Sparvoli dell'Ibba-Cnr. "Una dieta variegata può compensare alcuni di questi limiti, ma indubbiamente la creazione di cereali e leguminose con migliori caratteristiche nutrizionali potrebbe avere un enorme impatto sulla salute dell'umanità e rimane uno degli obiettivi principali della ricerca sulle piante".
Fonte: Eleonora Cominelli, Francesca Sparvoli Istituto di biologia e biotecnologia agraria, Milano