È stato assegnato a Camarina (Ragusa), il premio per la cultura classica 'Virgilio Lavore' 2012 a Massimo Cultraro, archeologo dell'Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) del Cnr di Catania. Il riconoscimento - promosso dal ministero dei Beni culturali in collaborazione con la Regione Sicilia - viene conferito ogni due anni a una personalità del mondo della cultura classica e dell'archeologia in ricordo dell'insigne latinista e grecista. La commissione ha premiato Cultraro "per aver scritto le pagine più intense della storia del Mediterraneo, sino all'epopea della civiltà classica, attraverso l'archeologia delle grandi isole e nell'ambito delle interrelazioni culturali tra Oriente e Occidente".
L'attività del ricercatore si è focalizzata sullo studio della tarda preistoria in Sicilia (tra il 2000 a.C e l'800 a.C.), con l'obiettivo di individuare i più antichi insediamenti costieri dell'isola e comprendere le dinamiche di sviluppo dell'area nel periodo che precede la fondazione della colonia greca.
"L'analisi di siti costieri fortificati come quello di Branco Grande sul litorale, a pochi chilometri da Camarina, rivela che già in epoca preistorica esistevano dinamiche di collegamento tra la Sicilia e il contesto pan-mediterraneo, dalla vicina Malta fino ad abbracciare l'attuale Mar Egeo", spiega Cultraro. "Le nostre ricerche, frutto di una collaborazione avviata nel 2008 con l'attuale direttore del Parco archeologico di Camarina Giovanni Di Stefano, riprendono e approfondiscono il lavoro pionieristico del grande archeologo Paolo Orsi, che già a fine '800 aveva riportato alla luce tracce di antichissimi insediamenti in zona costiera. Capire come queste comunità interagissero con le altre concentrate nelle zone interne è, quindi, un passo fondamentale per comprendere il ruolo giocato dalla costa sud-orientale della Sicilia nel più ampio sistema di relazioni tra il Levante e il Mediterraneo occidentale.
Cultraro al Cnr si occupa anche di tecnologie digitali applicate alla comunicazione dei beni culturali: sua è la direzione scientifica del progetto 'Il museo virtuale dell'Iraq' realizzato dall'Ente nel 2007, grazie al quale è stato portato alla conoscenza del grande pubblico il patrimonio archeologico dell'antica Mesopotamia dopo le devastazioni belliche del 2003.