Sono tre, tra le 175 candidature delle categorie Industria, Junior e Salute, gli studi selezionati quest'anno per il premio Sapio alla ricerca italiana, tutti orientati alle nuove frontiere della salute e della medicina.
Fra i premiati, una nuova piattaforma con tecnologia T-tag, in grado di registrare la storia termica del prodotto e quindi garantire la tracciabilità, e la sicurezza dei cibi e dei farmaci mediante nanotecnologie, sviluppata da Fabio Biscarini, dirigente di ricerca dell'Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Bologna e direttore tecnico Scriba nanotecnologie Srl. Gli altri riconoscimenti sono andati ai microelettrodi pensati per la cura di patologie come il dolore cronico e il Parkinson realizzati dalla giovane start up milanese 'Wisw', guidata da Luca Ravagnan del dipartimento di Fisica dell'Università di Milano e alle strategie geniche per gravi malattie ereditarie o tumori, portate avanti da Luigi Naldini, direttore del San Raffaele 'Telethon Institute for Gene Therapy' (Hsr-Tiget).
Ad aprire la cerimonia di premiazione, nella sala Capitolare del Senato, il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Francesco Profumo.
Il Sapio per la ricerca italiana, frutto di un'efficace concertazione tra università, centri di ricerca e istituzioni, è l'importante iniziativa scientifica che ormai da 13 anni si propone di incentivare la ricerca scientifica nella promozione e nello sviluppo del sistema Italia. "Obiettivo del premio è valorizzare in particolare gli studi che propongono nuove soluzioni per la salute, l'ambiente e la qualità della vita", ha spiegato Alberto Dossi, presidente del Gruppo Sapio. "Valorizzare l'innovazione nell'ambito scientifico e promuovere la circolazione di idee, la discussione scientifica e la conoscenza di nuove tecnologie".