L'altra ricerca

San Patrignano in un video

moratti
di Rosanna Dassisti

Uno strumento per sensibilizzare sul problema delle dipendenze attraverso le immagini di vita quotidiana e le testimonianze dei ragazzi ospiti della Comunità, dal loro ingresso al reinserimento nella società. È stato presentato alla Rai

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Il video 'Prendersi per mano' racconta San Patrignano, attraverso immagini e storie di vita quotidiana. Il documentario vuole testimoniare le difficoltà e le fatiche dei ragazzi che vivono all'interno della comunità di recupero dalle tossicodipendenze più grande d'Europa: dall'accoglienza alle diverse fasi del percorso, fino al momento del reinserimento nella società.

A presentarlo a Roma, presso la sede Rai di Viale Mazzini, alla presenza del direttore generale della tv di stato Luigi Gubitosi, sono stati gli stessi protagonisti della storia, introdotti da Antonio Tinelli, coordinatore del comitato sociale della comunità.

Per raccontare la realtà di San Patrignano i ragazzi della comunità hanno scelto un registro 'emotivo' che pone i rapporti umani al centro di un lungo e complesso cammino di ricostruzione: ci vogliono tempo, determinazione, mutuo aiuto, una strada che nessuno può intraprendere da solo. Emerge così un microcosmo sociale dove i ragazzi, si confrontano concretamente con valori quali responsabilità, rispetto, onestà. Nel percorso della Comunità "non ci sono farmaci, ma amore, comprensione e capacità di interpretare l'animo umano. E c'è soprattutto il sostegno offerto in modo totalmente gratuito", spiega Tinelli.

Il video mostra inoltre l'importanza della collaborazione tra no profit e imprese. "Lo Stato restringe il proprio contributo. Serve, quindi, la supplenza del mondo imprenditoriale e politiche fiscali ad hoc, visto che nei paesi in cui le deduzioni sono più alte, più alte sono anche le donazioni" ha commentato Letizia Moratti, presente all'evento.

"San Patrignano è conveniente anche per lo Stato: l'assistenza equivalente costerebbe 18 milioni di euro l'anno", conclude Tinelli. "Anche quando i ragazzi entrano in Comunità, scontandovi una parte del periodo di detenzione, il sistema pubblico risparmia".

Il video di 30 minuti è stato realizzato da Sanpa Media, un'agenzia nata meno di un anno fa. Il gruppo di lavoro coinvolge 12 ragazzi che svolgono il percorso di recupero e 3 responsabili. Qui i giovani imparano tutto ciò che riguarda la produzione di filmati professionali: dalle riprese al montaggio, fino alla fotografia.

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