Antartide: conclusa la 27a spedizione
Con l'arrivo dell'inverno australe, si è conclusa la campagna estiva 2011-12 al Polo Sud, iniziativa a supporto del Programma nazionale di ricerca coordinato dal Cnr. La testimonianza di chi ha partecipato
A oltre tre mesi dall'avvio, lo scorso novembre, si è conclusa la 27a spedizione italiana in Antartide, che ha visto impegnati ricercatori, tecnici e personale militare in un ampio programma di studio, svolto presso le stazioni 'Mario Zucchelli', nella baia di Terranova, e 'Concordia', nel sito di Dome C sul plateau.
Quella appena terminata è l'ultima, in ordine di tempo, di una serie di missioni che dal 1985 a oggi forniscono un importante contributo alle attività del Programma nazionale di ricerca in Antartide (Pnra), coordinato a livello scientifico dal Cnr e logistico dall'Enea. La campagna estiva appena conclusa ha focalizzato le attività su argomenti che spaziano dalle scienze della vita (biodiversità, evoluzione e adattamento degli organismi antartici, biomedicina) a quelle della terra (glaciologia, contaminazioni ambientali, esplorazioni, sismologia), fino allo studio dell'atmosfera e dello spazio (cambiamenti climatici, monitoraggio della atmosfera e della ionosfera, misure astronomiche).
"Sono stati mesi estremamente intensi, con compiti sia di assistenza alle attività di ricerca sia di indispensabile supporto logistico delle basi, con la manutenzione dei mezzi meccanici, il sostegno alle attività di volo, la cura degli ambienti dedicati all'insediamento di nuovi laboratori e l'addestramento del nuovo personale destinato all'imminente campagna invernale", spiega Angelo Domesi, technical manager assistant della stazione 'Concordia', appena rientrato dal Polo Sud.
Ricercatori impegnati nella spedizione
La fine della spedizione, suggellata dalla suggestiva cerimonia dell'ammaina bandiera, ha coinciso con l'avvio della campagna antartica invernale presso la stazione 'Concordia' (che rimane aperta tutto l'anno), la più estrema delle basi sul plateau antartico (75°06' Sud e 123°23' Est), a 3.270 metri di altitudine. "Il mio pensiero va adesso ai 13 volontari tra tecnici e scienziati, italiani e francesi, che rimarranno per circa 10 mesi isolati presso la base, con l'obiettivo di mantenere in funzione la stazione e gli osservatori permanenti", aggiunge Domesi. "A loro auguro buon lavoro e tanta fortuna".
Fonte: Angelo Domesi, Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente , email angelo.domesi@cnr.it