Vita Cnr

La somiglianza del riccio (di mare)

Ricci di mare
di Francesca Gorini

Questi organismi attivano processi di difesa in seguito all'esposizione ai raggi X. Processi che possono fornire importanti informazioni per comprendere i meccanismi di protezione cellulare umani in situazioni analoghe. I risultati in una ricerca dell'Ibim-Cnr

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Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare 'A. Monroy' (Ibim) del Cnr di Palermo ha analizzato i processi di protezione che gli embrioni del riccio di mare attivano, a livello cellulare, se esposti ai raggi X in esperimenti condotti in laboratorio. La ricerca è valsa la copertina della rivista 'Cell stress & chaperones'. Oggetto dello studio, l'analisi di geni e proteine animali coinvolti nei meccanismi di riparazione e protezione cellulare, e il loro utilizzo quale modello per comprendere i processi di azione e regolazione genica propri degli esseri umani.

"La rivelazione della mappa completa del genoma di riccio di mare ha mostrato un'alta omologia con il genoma umano", spiega Valeria Matranga, ricercatrice Ibim-Cnr a capo del team. "Da qui la concreta possibilità di traslare all'uomo i risultati delle sperimentazioni su questo piccolo organismo, in condizioni sia fisiologiche che patologiche. Nello studio in questione abbiamo esaminato in particolare la risposta all'esposizione a raggi X, che avevamo già scoperto possono indurre gravi malformazioni scheletriche negli embrioni di riccio di mare".

Gli esperimenti si sono concentrati su alcune delle più note proteine e geni coinvolti nella risposta a fenomeni di stress: hsp70, bag3 e p63. L'aumento dei livelli di tali proteine e dei relativi Rna messaggeri, rilevato 24 e 48 ore dopo l'irradiazione, ha portato all'evidenza che gli embrioni sono dotati di un meccanismo di protezione ai danni indotti da agenti esterni che agisce a diversi livelli.

"Lo studio conferma ancora una volta che l'embrione di riccio di mare è un sensibile bio-indicatore di danno cellulare ed è un ottimo modello per studiare tutte le strategie attivate, a livello cellulare e molecolare, per proteggersi da agenti esterni fisici e chimici come radiazioni ionizzanti (raggi X, raggi UV, raggi gamma), metalli pesanti e nanoparticelle ingegnerizzate", aggiunge Matranga.

Gli avanzamenti sulle ricerche in corso saranno portati all'incontro della Società italiana di biologia cellulare e differenziamento (Abcd), gruppo tematico 'Cell stress: survival and apoptosis' che si svolgerà a Palermo il 18 e 19 maggio 2012 (abcd-it.org/).

Il gruppo Ibim-Cnr autore dello studio detiene una competenza unica a livello nazionale nel campo della biologia cellulare e molecolare degli echinodermi. Ne è testimonianza la partecipazione al network europeo di ricerca 'Biomintec', un'équipe dedicata allo studio dei processi di biomineralizzazione di invertebrati marini utilizzati quale modello per lo sviluppo di tecniche innovative di caratterizzazione e sintesi di nanobiomateriali di origine marina.

Fonte: Valeria Matranga , Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare "Alberto Monroy", Palermo

Per saperne di più: R. Bonaventura, F. Zito, C. Costa, S. Giarrusso, F. Celi and V. Matranga (2011) ‘Stress response gene activation protects sea urchin embyos exposed to X rays”, Cell Stress & Chaperones, Vol. 16, Number 6, pag: 681-687