Genova, città della cultura scientifica
A verificare i titoli del capoluogo ligure a ottenere questo riconoscimento è stata un'indagine condotta nell'ambito del progetto 'Places'. Iniziative e strutture ci sono, ma occorre incentivare comunicazione e networking
Una solida tradizione industriale, un tessuto produttivo in progressiva riconversione high-tech, la presenza di importanti realtà di ricerca e una fiorente attività di comunicazione della scienza. Sono questi gli elementi che contribuiscono a fare di Genova una 'città della cultura scientifica'. Ad affermarlo, uno studio condotto all'interno del progetto 'Places', la piattaforma di ricerca che coinvolge più di 69 città europee, impegnate a valorizzare il rapporto fra scienza e territorio e a condividere buone pratiche di comunicazione facendo dialogare comunità scientifica, 'policy makers' e cittadini.
Il capoluogo ligure è diventato un laboratorio di studio nell'ottobre 2012. Durante l'ultima edizione del Festival della scienza, un team di ricercatori coordinati da Federica Manzoli, del Master in comunicazione della scienza dell'Università di Milano Bicocca, ha effettuato un'ampia ricerca sul campo, con interviste ai principali protagonisti della scena politica e culturale locale, imprenditori, docenti, ricercatori e 'focus group' che hanno coinvolto cittadini, comunicatori e insegnanti.
"Tra gli elementi di valutazione abbiamo preso in considerazione gli investimenti per infrastrutture dedicate alla cultura e la presenza di un quadro normativo che incentiva le iniziative di collegamento fra scienza e società", afferma Manzoli, "e iniziative di 'outreach' come il Festival della scienza oltre a istituzioni culturali dedicate alla valorizzazione della cultura scientifica, quali il Museo di storia naturale, l'Acquario, la Fondazione per la cultura e il Science centre 'Wow!' di prossima apertura".
L'indagine ha evidenziato anche i limiti di una città che a volte sembra non credere troppo nella sua identità high-tech: "La crisi economica e i lenti processi di riqualificazione industriale sono i principali ostacoli allo sviluppo di politiche comuni di valorizzazione della scienza", conclude la ricercatrice. "La ricerca ha mostrato come venga spesso percepita l'assenza di un coordinamento a livello di comunicazione tra le tante iniziative che hanno a che fare con la cultura scientifica, quando in realtà l'offerta culturale è nel complesso molto ricca".
Elementi che ben si accordano con i modelli del progetto, che individuano nella presenza di infrastrutture scientifiche, industrie e, soprattutto, in un 'ambiente favorevole alla scienza', gli elementi base per definire una città della cultura scientifica. Un habitat, cioè, dove accanto a politiche di sostegno all'innovazione vi sia un forte coinvolgimento della società a tutti i livelli nei confronti della scienza e della tecnologia.
Fonte: Federica Manzoli , Università di Milano Bicocca, email federica.manzoli@unimib.it