L'altra ricerca

Rascan, il radar 'umanitario'

radar
di Rosanna Dassisti

Messa a punto da ricercatori dell'università di Firenze, insieme con un team internazionale, una nuova tecnologia 'olografica a microonde'. In grado di rilevare qualsiasi oggetto nascosto nel suolo, fino a una profondità di quindici centimetri, è particolarmente utile per intercettare le mine antiuomo, che spesso sfuggono ai metal detector

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Presentato alla Royal Society di Londra, in occasione della Summer science exibition, un dispositivo 'made in Italy' in grado di individuare ordigni nel suolo e limitare così il numero di morti e mutilazioni causate da questi congegni. È un radar olografico a microonde chiamato Rascan.

Lo strumento,  realizzato da Lorenzo Capineri e Pierluigi Falorni dell'università di Firenze in collaborazione con i ricercatori del Culham Centre for Fusion Energy (Gran Bretagna), del Bauman Moscow State Technical University (Russia), del SakaechoTachikawa (Giappone) e del Franklin and Marshall College (Usa), è in grado di rivelare forma e dimensioni di oggetti posti fino a quindici centimetri sotto terra, restituendo immagini ad alta risoluzione. L'accuratezza e la velocità permettono di migliorare gli esiti delle indagini condotte rispetto ai metal detector attualmente utilizzati, i quali rilevano solo la presenza di metallo (che, negli ordigni di nuova generazione realizzati in materiale plastico, è contenuto in piccola parte) e che non distinguono tra detriti simili alle mine, il che aumenta tempi e costi delle indagini.

"Grazie alla facilità dell'interpretazione delle immagini, il radar olografico permette di abbassare il rischio per l'operatore addetto allo sminamento e di ridurre i fattori di errore dovuti a stanchezza specialmente sulle grandi aree", spiega Capineri, sottolineando che "il dispositivo può avere anche altri impieghi, per esempio la diagnostica non distruttiva di elementi strutturali di opere murarie o in legno e le indagini sui beni culturali e sulle strutture in cemento armato".

Sono circa 100 milioni le mine antiuomo sotterrate in 78 paesi del  mondo, che causano 6.000 incidenti ogni anno e una vittima ogni 1.000 recuperi.

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