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Latte, formaggi tipici, miele, nocciole, noci, erbe officinali e aromatiche, funghi, castagne, acqua di sorgente... Sono prodotti genuini, territoriali, che ispirano le antiche tradizioni culinarie d'alta quota e costituiscono un'occasione per lo sviluppo dei territori montani.
La qualità di questi cibi è tale che è stato istituito, presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, l'Albo dei prodotti di montagna, una denominazione aggiuntiva a quelle Dop e Igp per tutelare e valorizzare le aziende montane. Nel 2007 è stato, inoltre, attivato il progetto ‘Salviamo una montagna di sapori' dell'Ente nazionale della montagna in collaborazione con l'Istituto di biologia agroalimentare e forestale (Ibaf) del Cnr, che ha censito 4.400 prodotti da preservare appartenenti alle comunità di alta quota nazionali.
"E' noto", spiega Marika Dello Russo, dell'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino, "che il latte è un alimento ricco, molto importante nella nutrizione umana e adatto a tutte le età. La composizione e l'aroma del latte variano però in base alla razza dell'animale che lo produce, alla stagionalità e al tipo di alimentazione. Il latte prodotto da mucche alimentate al pascolo di alta quota è più ricco in acido linoleico coniugato, le cui possibili proprietà antitumorali sono oggetto di studio, e ha un minore rapporto acidi grassi saturi-insaturi, un fattore protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari. Sebbene il latte da mucche da pascolo risulti lievemente salato ed erboso rispetto al latte convenzionale - più dolce e maltato - tale differenza non sembra percepita dal consumatore, che ai test mostra di gradire in eguale misura i due prodotti".""
Anche il miele prodotto da api che succhiano il nettare dei fiori di montagna può considerarsi un prodotto di eccellenza. "Il miele contiene piccole quantità di proteine, enzimi, aminoacidi, acqua, sali minerali, vitamine, componenti aromatici e polifenoli, che spiegano le sue proprietà salutari", conclude Marika Dello Russo. "Anche la sua composizione varia molto a seconda della zona di produzione. Il miele di montagna, rispetto a quello di pianura, in genere è più scuro e più ricco di sali minerali ma meno dolce".
Rita Lena
Fonte: Marika Dello Russo , Istituto di scienza dell'alimentazione, Avellino, tel. 0825/299353, email m.dellorusso@libero.it