Dialetti e lingue patrimonio a rischio estinzione
Per l'Unesco sono circa 2.500 quelli minacciati. Tra le cause, le migrazioni e cambiamenti generazionali. Varie iniziative pubbliche e private, a livello internazionale, sostengono le lingue che stanno scomparendo
Secondo l''Atlas of the World's languages in danger' dell'Unesco sono oltre 6.000 le lingue che si parlano nel mondo, di cui circa 2.500 a rischio estinzione e 199 parlate da meno di 10 persone. La metà della popolazione mondiale parla il cinese mandarino, l'inglese, l'hindi-urdu, lo spagnolo e l'arabo mentre l'80% di tutti gli abitanti del Pianeta parla una delle 83 lingue dominanti, tra cui l'italiano.
In Europa le lingue che rischiano di essere dimenticate sono cento, mentre 32 sono i dialetti italiani tra cui lingue locali meno conosciute come il griko (calabrese e salentino), il walser (Valle d'Aosta) e il guardiolo, dialetto occitano parlato a Guardia Piemontese (Cosenza) e conseguenza dello spostamento di popolazioni avvenuto nel 1300 per sfuggire alle persecuzioni contro i valdesi. A favorire il fenomeno, secondo gli studiosi, sono l'atteggiamento negativo delle nuove generazioni, le urbanizzazioni e migrazioni che modificano tradizioni e costumi.
Una ricerca Istat del dicembre 2017 fotografa uno scenario nazionale dove per tutte le età, inclusi gli anziani, diminuisce l'uso esclusivo del dialetto: il 45,9% della popolazione sopra i sei anni (oltre 26 milioni di individui) in famiglia si esprime in italiano, il 32,2% sia in italiano sia in dialetto e solo il 14% prevalentemente in dialetto. 'Indagine statistica sul dialetto ad Albano Laziale e in alcuni comuni dei Castelli Romani' una ricerca condotta da Giorgio Sirilli dell'Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile del Cnr fornisce: rispetto ai dati Istat un quadro diverso la percentuale di chi parla in dialetto in famiglia è la stessa, mentre le differenze riguardano l'uso dell'italiano, che ad Albano si parla meno, sostituito da un misto italiano-dialetto. Dalla ricerca emerge che la conoscenza del dialetto aumenta con l'età: circa il 70% dei giovani albanensi lo conosce poco o per nulla.
Molti linguisti e studiosi si sono mobilitati per salvaguardare le lingue in pericolo e la cultura a esse connessa. Il progetto World Oral Literature Project dell'Università di Cambridge (Uk) e l'Enduring Voice del National Geographic documentano e conservano in un archivio online il patrimonio linguistico che sta scomparendo; l'Utrecht University (Olanda) porta avanti un lavoro dell'European Research Council (Erc) sulla lingua italiana, 'Microcontact. Language Variation and Change from the Italian heritage perpsective' e il Multilingual Europe Technology Alliance (Meta-Net); la rete europea dei centri di ricerca linguistica sostiene e tutela gli idiomi meno rappresentati a livello digitale, come islandese e greco; alla School of Oriental and African Studies (Soas) dell'Università di Londra è attivo un programma che finora ha archiviato in rete suoni e parole di 400 lingue a rischio estinzione, finanziato da Lisbet Rausing, ereditiera della Tetra Pak.