Vita Cnr

L'Avellino combatte il sovrappeso allo stadio

Calciatori
di Francesca Gorini

L’adesione della società al progetto sull’obesità infantile 'IFamily’, curato dall’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr, ha permesso a centinaia di bambini e genitori di assistere gratuitamente agli incontri casalinghi della squadra irpina. Un gemellaggio virtuoso tra sport e ricerca per la tutela della salute

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Con 17 istituzioni partner da 12 paesi, 'IFamily’ è un progetto europeo volto a monitorare e prevenire l’obesità infantile attraverso uno screening mirato delle abitudini alimentari dei bambini delle scuole elementari e medie. Curato in Italia dall’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino, il progetto ha accolto, dallo scorso dicembre, un nuovo sostenitore: l’A.S. Avellino, che ha offerto ai bambini e alle famiglie coinvolte nell’iniziativa la possibilità di assistere gratuitamente agli incontri di calcio locali della squadra, militante nel campionato cadetto.

“È un’esperienza che dimostra quanto possa essere efficace il connubio tra sport e ricerca”, afferma Alfonso Siani, coordinatore dello staff Isa-Cnr che partecipa al progetto. “Avere una squadra di calcio come testimonial, ha infatti permesso di aumentare significativamente la partecipazione delle famiglie: per ogni scuola coinvolta abbiamo raggiunto una percentuale di adesione  pari al 60-70%, abbiamo quasi più richieste di quelle che riusciamo a soddisfare”.

Ma c’è anche un altro aspetto altrettanto importante. “L’A.S. Avellino e il suo presidente Walter Taccone hanno dimostrato di aver colto in pieno il significato del progetto, che privilegia il legame tra benessere dei bambini e delle loro famiglie e uno stile di vita corretto a 360 gradi, che necessariamente include una costante attività fisica”, prosegue il ricercatore. Il presidente della squadra irpina ha già confermato la disponibilità a ospitare allo stadio fino alla fine del campionato, le classi che contribuiranno in misura maggiore al progetto, attraverso la compilazione di questionari su stile di vita e scelte alimentari.

“La nostra indagine parte dallo studio dell’ambiente familiare nel suo complesso, prendendo in considerazione anche comportamenti sociali, quantità di sonno, attitudine allo sport o la presenza di fattori di suscettibilità genetica o neurologica" aggiunge Siani. "L’obiettivo è capire quanto questi elementi influiscano sulla formazione dei comportamenti alimentari di ragazzi che si trovano in un momento della crescita particolarmente delicato: il passaggio all’età adolescenziale che prelude alle future abitudini di vita”.  

Gli studenti da tutta Europa coinvolti nello studio sono oltre 10.000: l’analisi dei risultati aiuterà medici e aziende sanitarie a individuare le misure più opportune per promuovere stili di vita sani, con lo scopo ultimo di far diminuire l’impatto di patologie legate all’alimentazione. Partner di 'IFamily’ anche l’Azienda sanitaria (Asl) di Avellino.

Fonte: Alfonso Siani, Istituto di scienze dell'alimentazione, tel. 0825/299353 , email asiani@isa.cnr.it -

Per saperne di più: - http://www.ifamilystudy.eu/