'Teco’ è orientato, in particolare, a stimolare tecnologie innovative che possono aiutare a prevenire o contrastare il degrado delle risorse naturali: dal riutilizzo delle acque per uso agricolo a tecniche di fito-vive e biorimediazione per la bonifica di terreni inquinati. Un obiettivo che sarà perseguito attraverso la costituzione di un network Europa-India di ricercatori e innovatori che possa condividere esperienze, favorire lo scambio di informazioni e generare collaborazioni, progetti di ricerca congiunti e start-up.
“Il programma intende favorire al massimo il dialogo con il settore delle imprese private e con le pubbliche amministrazioni, il cui ruolo è cruciale nella gestione e protezione dell’ambiente. È fondamentale che ogni soluzione tecnologica possa essere sviluppata e 'adattata’ ai contesti locali”, aggiunge il responsabile operativo Angelo Massacci dell’Istituto di biologia agroambientale e forestale del Cnr.
Formalmente avviato lo scorso dicembre, 'Teco’ sarà attivo fino al termine del 2018. L’apertura della prima call è prevista a giugno 2015, mentre i programmi di mobilità partiranno a gennaio 2016, dopo la selezione dei progetti da parte di un comitato scientifico bilaterale.
Fonte: Massimo Spadoni , Istituto di geologia ambientale e geoingegneria, Roma; Angelo Massacci , Istituto di biologia agro-ambientale e forestale, Monterotondo Scalo, tel. 06/90672537