Vita Cnr

Giovani esploratori dell'Artico con Reset

Studenti della spedizione Reset
di Francesca Gorini

Attraverso il progetto 'Research and education Svalbard experience' 20 studenti di una quarta classe del liceo Fabio Filzi di Rovereto hanno avuto l'opportunità di compiere un viaggio di studio alle Isole Svalbard, l'insediamento permanente più vicino al Polo Nord, guidati da ricercatori del Cnr e ospitati nella base Dirigibile Italia

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Ad accoglierli al loro arrivo a Longyearbyen, lo scorso 20 luglio, è stato il Sole di Mezzanotte, lo spettacolare fenomeno che avevano studiato sui libri. Da allora per i 20 ragazzi del liceo Fabio Filzi di Rovereto, la prima classe di una scuola italiana a compiere un viaggio di studio alle Isole Svalbard, è stato un crescendo di stimoli: trekking artici, paesaggi spettacolari, muri di ghiaccio e l'emozione di trovarsi in un ambiente completamente naturale, spesso senza alcun segno della presenza dell'uomo.

L'iniziativa è stata realizzata nell'ambito di Reset (Research and Education Svalbard Experience), progetto triennale finanziato attraverso un'operazione di crowfunding e ricerca di sponsor curata dai ragazzi stessi e svolto in collaborazione con il Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente (Dta) del Cnr. Il percorso è stato finalizzato ad approfondire i temi collegati ai cambiamenti climatici, sia attraverso osservazioni sul campo, sia visitando stazioni di ricerca internazionali, come la base Dirigibile Italia gestita dal Dta-Cnr, per conoscere da vicino metodi e tecniche dell'indagine scientifica. I ragazzi sono stati accompagnati dal docente Matteo Cattadori, da Federico Giglio dell'Istituto di scienze marine del Cnr e da varie guide e, in 10 giorni, hanno visitato anche siti poco noti come la morena del ghiacciaio Sarkofagen e i resti degli insediamenti russi prossimi alle miniere di carbone di Grumantbyen e Pyramiden.

L'Artico dall'oblò dell'aereo

“È stata un'esperienza intensa: con i ragazzi non solo ho scoperto l'entroterra delle Isole, che non avevo mai visto, ma ho avuto il privilegio di vivere tutto il loro entusiasmo e la loro voglia di conoscere. La classe è stata fantastica anche quando è stata messa davanti a prove difficili, come freddo, fatica e privazione del sonno”, ha commentato Giglio nel suo diario di viaggio on line pubblicato sul portale Cnr. “In diverse circostanze ho avuto l'impressione che non fossi io a spiegare i vari processi naturali, ma fosse la natura stessa a svelare i suoi segreti. In particolare, nello studio delle variazioni climatiche i ragazzi hanno potuto percepire direttamente sulla loro pelle tutte quelle variazioni che stanno trasformando la parte meridionale delle Svalbard da area artica a subartica”.

“Constatare la piccolezza dell'uomo di fronte all'immensità di madre natura è qualcosa che non avevo messo in conto: a tutti noi capita spesso di fare camminate nella natura, ma sempre dove c'è un sentiero, che è già un segnale della presenza dell'uomo. Invece alle Svalbard il controllo di tutto è in mano alla natura, che, se non stai attento, può arrivare anche a ucciderti”, racconta Giusy Ferrentino, una delle studentesse. “Assieme a due compagne ho avuto la possibilità di visitare la stazione scientifica italiana Dirigibile Italia e quella tedesca-francese, a Ny-Ålesund. È stato interessante osservare con i nostri occhi il lavoro dei ricercatori, la passione che mettono in ciò che fanno e gli strumenti che utilizzano”, testimonia un'altra ragazza, Francesca Pedrotti: “Anche il viaggio in aereo è stato emozionante per il paesaggio mozzafiato che si estendeva sotto di noi: i ghiacciai ci hanno incantato e ci hanno lasciato senza parole. Non scorderò mai le cose che abbiamo visto e imparato, lo stupore negli occhi dei miei compagni e l'emozione che ho provato”.

“Sono convinto che questa esperienza straordinaria abbia lasciato nei ragazzi un segno indelebile: è un momento importante di crescita, che certamente contribuirà a formarli come uomini e donne”, conclude Giglio.

Fonte: Federico Giglio , Istituto di scienze marine, Bologna, tel. 051/6398904, email federico.giglio@bo.ismar.cnr.it