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Se ha la spiga verde, il comune è green

sostenibilità rurale
di Marina Landolfi

Il riconosciemento, conferito quest'anno a quarantasei comuni italiani, viene assegnato alle località che hanno promosso uno sviluppo rurale sostenibile nel rispetto di ambiente e qualità della vita. Marche e Toscana sono le regioni con il maggior numero di comuni virtuosi

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Conferito a 46 comuni italiani il premio Spighe verdi 2020, come riconoscimento per quelle località che hanno promosso uno sviluppo rurale sostenibile nel rispetto di ambiente e qualità della vita. Marche e Toscana sono le regioni con il maggior numero di comuni virtuosi

Lo scorso luglio la Foundantion for Environmental Education (Fee) sezione italiana e Confagricoltura hanno assegnato a 46 comuni rurali di 13 regioni il premio “Spighe verdi”, destinato ai centri virtuosi, che valorizzano il patrimonio rurale a la tutela dell'ambiente e della vita della comunità. Il programma si rivolge ai comuni che vogliono migliorare le buone pratiche ambientali, ponendo l'agricoltura in un ruolo centrale nella difesa del paesaggio, nella tutela della biodiversità e nella produzione di alimenti di qualità. Le regioni con il maggior numero di Spighe verdi sono Marche e Toscana, con sei località ciascuna. Tra gli indicatori considerati per la valutazione vi sono, tra gli altri, sviluppo sostenibile, corretto uso del suolo, sostenibilità e innovazione in agricoltura, qualità dell'offerta turistica, raccolta differenziata.

agroalimentare

Per ottenere la Spiga verde il comune si deve candidare attenendosi a un protocollo che segue criteri contenuti in diversi settori, dall'acqua all'energia, dall'agricoltura ai rifiuti. Segue poi la valutazione di una commissione nazionale formata da organismi istituzionali tra cui Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Cnr e Confagricoltura. “Anche quest'anno il trend si conferma positivo. Sono 46 i comuni che hanno ottenuto le Spighe verdi rispetto ai 42 dell'anno passato, una crescita che evidenzia la sempre maggiore attenzione che i comuni rurali pongono alla gestione del territorio in chiave sostenibile”, spiega Claudio Mazza, presidente di Fee Italia. “La fedeltà alla propria identità locale e alla propria ruralità, insieme alla capacità di innovarsi e guardare al futuro rappresenta senza dubbio un punto di forza dei comuni Spighe verdi. Sempre più centri rurali italiani guardano al nostro programma come a una possibilità concreta di crescere e migliorarsi per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi in termini di eccellenza per quanto riguarda l'ambiente, l'agricoltura e, quindi, la qualità della vita, coinvolgendo e rendendo protagonista la comunità locale e la vocazione agricola del proprio territorio”.

Le aree rurali italiane che hanno ricevuto il premio contribuiscono a rafforzare la visibilità dell'agricoltura. “La pluriennale collaborazione con Fee Italia e le numerose adesioni hanno confermato che il rilancio dell'economia nazionale, soprattutto in questa fase di ripartenza, passa proprio attraverso i comuni e i piccoli borghi, un vero patrimonio italiano, nel quale le attività agricole sono centrali”, sottolinea Massimiliano Giansanti, presidente di Confindustria. “Mi inorgoglisce che, attraverso questo programma, venga certificato il valore del lavoro degli agricoltori. Sono loro che, attraverso le loro attività innovative e sempre più attente alla sostenibilità, la cura e al presidio del territorio, hanno contribuito nel corso degli anni ad assicurare una corretta gestione ambientale, riuscendo a conservare e valorizzare questi territori come attrazione turistica, culturale ed enogastronomica”.
 
Per saperne di più si può consultare il programma

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