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Coronavirus, numero verde per diabetici

Coronavirus
di Marina Landolfi

La Società italiana di diabetologia e l'Associazione medici diabetologi hanno istituito, in questo periodo di restrizioni dovute al Covid-19, un servizio telefonico gratuito per dare risposte alle persone che soffrono di questa patologia. Specialisti del settore forniscono informazioni e indicazioni

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In questo periodo di misure restrittive dovute al virus Sars-CoV-2, la Società italiana di diabetologia (Sid) e l'Associazione medici diabetologi (Amd) hanno attivato un numero verde dedicato ai quattro milioni di persone affette da diabete, impossibilitate a effettuare i controlli ambulatoriali di routine. Specialisti di entrambe le società rispondono all'800 942 425 tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.00, informando sui comportamenti da tenere in questa fase di emergenza, senza però fornire consulenze personalizzate, per le quali rimandano il paziente al proprio medico di riferimento. “In questo periodo così difficile è doveroso che le società scientifiche facciano sentire la propria vicinanza ai malati. Oggi più che mai occorre saperle ascoltare e far sentire loro che il sistema sanitario, pur riducendo le visite ambulatoriali non urgenti, non le ha abbandonate. A volte basta davvero poco, una spiegazione in più, una parola più semplice, e il paziente si sente rassicurato e meno solo”, afferma Francesco Purrello, presidente della Sid. “La finalità di questo numero verde è rispondere alle incertezze dei pazienti, farli sentire coinvolti in questa situazione”, aggiunge Paolo di Bartolo, presidente dell'Amd.

numero verde per diabetici

Notizie sul rapporto Coronavirus e diabete giungono anche dalla ricerca scientifica. Uno studio su diabete e rischio di infezione da Sars-CoV-2 condotto dai alcuni ricercatori dell'Università di Padova e pubblicato come lettera sul Journal of Endocrinological Investigation rileva che i diabetici non hanno maggior rischio di infezione, ma se contraggono il virus possono andare incontro a più complicanze. Tali pazienti devono quindi essere prudenti, come e più del resto della popolazione, e seguire le misure di prevenzione indicate dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità: lavare spesso le manirimanere in casa, mantenere la prevista distanza dagli altri e soprattutto non entrare in alcun contatto con chi presenta sintomi respiratori e tosse.

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