Vita Cnr

Staminali, nuova frontiera nella lotta ai tumori

Cellule staminali (immagine stilizzata)
di Francesca Gorini

Una ricerca pubblicata sul 'Journal of Pathology’ ha messo in luce il ruolo di una particolare molecola coinvolta nei meccanismi di crescita delle cellule staminali tumorali, che sono alla base della formazione di neoplasie e metastasi. Al lavoro ha contribuito l’Istituto di farmacologia traslazionale del Cnr, studiando come bloccare la proliferazione del tumore al colon

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La nuova frontiera della lotta contro il cancro passa attraverso la comprensione dei meccanismi di sviluppo delle cellule staminali tumorali (Csc), alla base della formazione e proliferazione tumorale: individuarle e comprenderne la complessa biologia permetterà lo sviluppo di nuovi approcci diagnostici e terapeutici. In uno studio pubblicato lo scorso agosto sul 'Journal of Pathology’ al quale ha partecipato Carlo Cenciarelli dell’Istituto di farmacologia traslazionale (Ift) del Cnr, è stato per la prima volta caratterizzato il ruolo chiave dell’ossido d’azoto nella crescita delle Csc del tratto gastrointestinale ed è stato dimostrato che, bloccando la produzione di tale molecola, è possibile interrompere la crescita tumorale.

“L’ossido d’azoto, un radicale libero che regola numerosi processi fisiologici e patologici del nostro organismo, è una molecola chiave che regola le proprietà delle cellule staminali tumorali in vari tipi di neoplasie, tra cui il glioblastoma e il tumore al colon: il nostro studio riguarda in particolare quest’ultimo”, spiega Cenciarelli. “Abbiamo evidenziato che le Csc del colon sono in grado di produrre autonomamente elevati livelli di ossido d’azoto e che le loro proprietà cancerogene dipendono da questa molecola. Se si blocca l'enzima che produce l'ossido d'azoto, infatti, esse mostrano una riduzione significativa sia dei marcatori di staminalità, invasività e infiammazione, sia delle loro capacità proliferative e invasive”.

Tali osservazioni evidenziano un meccanismo finora poco conosciuto, ma fondamentale. “È noto che l’ossido d’azoto è un importante mediatore dell’infiammazione e che a concentrazioni costantemente elevate è in grado di favorire la trasformazione neoplastica”, aggiunge Cenciarelli. “Questo è uno dei motivi per cui le patologie infiammatorie croniche aumentano il rischio di sviluppare tumori. Questa scoperta fornisce nuove informazioni sul possibile legame tra infiammazione e processo di genesi del tumore al colon e potrebbe permettere lo sviluppo di nuove terapie”. 

Fonte: Carlo Cenciarelli, Istituto di farmacologia traslazionale (Ift-Cnr), tel. 06/30154915 , email carlo.cenciarelli@ift.cnr.it -

Per saperne di più: 'High nitric oxide production, secondary to inducible nitric oxide synthase expression, is essential for regulation of the tumour-initiating properties of colon cancer stem cells', J Pathol. 2015 Aug;236(4):479-90. doi: 10.1002/path.4545 

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