Parte dal Distretto agroalimentare di qualità jonico salentino (Dajs) il contratto di distretto “Rigenerazione sostenibile” finalizzato a riportare verde e copertura arborea in Salento, con la ricostruzione e la differenziazione dell'agricoltura, del paesaggio e dell'economia del territorio distrutto dalla xylella, il batterio che vive e si moltiplica all'interno dei vasi conduttori della linfa grezza degli ulivi portando le piante a un rapido declino e morte. Il Dajs, coordinatore del programma, comprende, all'interno del progetto, diverse linee di studio che riguardano la valutazione e la pianificazione di interventi di riforestazione del territorio distrutto da questa fitopatologia nelle tre provincie di Lecce, Brindisi e Taranto.
L'iniziativa prevede investimenti da parte di varie imprese, aziende agricole e agroalimentari e un progetto di Ricerca e sviluppo che vedrà coinvolti Università del Salento, Istituto agronomico mediterraneo, Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio nazionale delle ricerche, Università degli studi e Politecnico di Bari. “Lanciamo una grande mobilitazione territoriale attraverso le comunità”, dichiara Pantaleo Piccinno, presidente del Dajs. “Il Dajs si offre come supporto tecnico: facciamo emergere questa volontà di rinverdire il Salento, sia che si tratti di enti pubblici, ma anche privati, che siano imprese agricole, ma che sia anche il singolo che ha un pezzo di terra e non sa che farne”.