Saggi: Conquiste scientifiche

La caccia all’inafferrabile bosone di Higgs

Copertina del libro La partcella alla fine dell'Universo
di Maria Adelaide Ranchino

Sean Carroll, fisico teorico e filosofo americano, ne “La particella alla fine dell'universo” (Codice edizioni) racconta la storia della scoperta del bosone di Higgs, un evento che ha gettato nuove basi per costruire la fisica delle particelle. Con un mix di storia, scienza e filosofia si addentra fino ai confini della fisica odierna, offrendo una visione di come gli scienziati cercano di svelare i segreti dell'universo

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Nel suo libro “La particella alla fine dell'universo", Sean Carroll ci conduce in un affascinante viaggio nel mondo della fisica moderna, esplorando la storia di una delle scoperte scientifiche più significative del nostro tempo: il bosone di Higgs. Questa particella, annunciata il 4 luglio 2012 presso il Cern di Ginevra, è stata definita dalla rivista “Science” come la più importante scoperta scientifica dell'anno. Tuttavia, dietro c'è molto di più di quanto si possa immaginare. La storia inizia negli anni ’60 grazie la lavoro di alcuni scienziati, tra cui il noto Peter Higgs da cui il bosone prende il nome, e altri fisici rivoluzionari come François Englert, Robert Brout, Carl Richard Hagen, Gerald Guralnik e Tom Kibble. Questi pionieri della fisica hanno postulato l'esistenza del bosone di Higgs creando un enigma che ha sfidato gli scienziati per quasi mezzo secolo. 

L’autore racconta la scoperta riflettendo sul significato di questa svolta epocale nella ricerca scientifica, e pure la storia delle persone che l’hanno resa possibile: migliaia di scienziati con attrezzature all'avanguardia, che si sono uniti in uno sforzo collettivo straordinario e che, grazie alla loro passione e determinazione, hanno compiuto “un balzo in avanti, un balzo grande e atteso da lungo tempo”, perseguendo il loro sogno di comprendere l'universo.  

“Questa è la storia delle persone che hanno dedicato la vita alla scoperta dell’essenza ultima della realtà, della quale Higgs è una componente cruciale", scrive Carroll nel prologo. "Ci sono teorici che formulano idee astratte armati solo di carta e penna, e vanno avanti a caffè e infuocate dispute con i colleghi. Ci sono ingegneri che spingono macchinari e strumenti elettronici ben al di là dei limiti della tecnologia del momento. E soprattutto ci sono sperimentatori che mettono insieme i macchinari e le idee per scoprire qualcosa di nuovo sulla natura”.  Prendono vita nelle pagine del libro personaggi come Mike Lamont, direttore per gli Acceleratori e la tecnologia del Cern, l'ingegnere Lyn Evans, l'uomo che ha costruito il Large Hadron Collider (Lhc) e Fabiola Gianotti direttrice generale del Cern. 

Il libro ripercorre anche la politica e l'economia dell'Lhc, costruito grazie ai finanziamenti internazionali. "Più e più volte - scrive Carroll - i fisici con cui ho parlato mentre scrivevo questo libro hanno discusso...di come il Cern potrebbe servire da modello per una collaborazione internazionale su larga scala" scrive Carroll. Quello che sorprende è che ci siano a lavorare, fianco a fianco e nonostante le loro differenze ideologiche, persone provenienti da 70 Paesi di tutto il mondo. 

“Il bosone di Higgs è una particella fondamentale della natura. Non è tanto importante per quello che è, ma per quello che fa. La particella di Higgs ha origine da un campo che permea lo spazio, noto come campo di Higgs.  Ogni cosa nell’universo conosciuto, nel suo viaggiare attraverso lo spazio, si muove nel campo di Higgs; il campo è sempre lì, acquattato invisibile nell’ombra”, spiega Carroll. Se non esistesse, il mondo sarebbe un posto completamente diverso, “senza l’Higgs, elettroni e quark sarebbero privi di massa, proprio come i fotoni, le particelle di luce. Viaggerebbero anche loro alla velocità della luce e non potrebbero formare atomi e molecole e ancor meno la vita così come la conosciamo”. Certamente “la scoperta di Higgs non è la fine della fisica delle particelle. L’Higgs era il pezzo finale del Modello standard, ma è anche una finestra sulla fisica che c’è oltre quella teoria”, osserva l’autore. Si chiude un’era e se ne apre un’altra. 

La fisica delle particelle è una materia molto complessa, ma Carroll riesce a tradurre questa complessità in un linguaggio accessibile e coinvolgente. Le teorie dei campi e la simmetria, argomenti che potrebbero sembrare ostici, vengono presentati con chiarezza e semplicità, permettendo la lettura e la comprensione anche a un pubblico più ampio. La sua chiarezza e il suo entusiasmo contagioso rendono la storia della scoperta del bosone di Higgs affascinante e istruttiva.  Il libro è arricchito di grafici e immagini esplicative e da una appendice che approfondisce concetti più complessi come “Massa e spin”, “Le particelle del Modello standard” e “Le particelle e le loro interazioni”. 

Titolo: La particella alla fine dell'universo
Categoria: Saggi
Autore: Sean Carroll
Editore: Codice edizioni
Pagine: 321
Prezzo: 19,00

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