Cinema

Vita e difetti di Facebook. E del suo fondatore

Una scena del film The social network
di Rita Bugliosi

Mark Zuckerberg è geniale, ma anche patetico. Inventa il più famoso dei social network, è il più giovane miliardario del mondo, ma perde il suo unico amico e non riesce a trovare una fidanzata. Il suo efficace ritratto nel film di David Fincher

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Racconta la nascita di Facebook, ma soprattutto delinea il ritratto del suo inventore, Mark Zuckerberg, ‘The social network' di David Fincher. La pellicola inizia con il dialogo, al tavolino di un bar, tra Mark e Mara, un'universitaria che il giovane cerca di conquistare, ottenendo invece l'effetto opposto: la ragazza lo molla e lo offende aggiungendo che non riuscirà mai ad avere una donna. Per vendicarsi, Mark, tramite un software di sua creazione, mette on line le foto di centinaia di studentesse dell'ateneo del Massachusetts perché vengano giudicate dai colleghi. Il sistema in poche ore manda in tilt la rete informatica accademica procurando a Mark una multa ma anche grande popolarità fra gli altri studenti.

Colpiti dalle sue capacità, i gemelli Cameron e Tyler Winklevoss, appartenenti a uno dei club più esclusivi del college, lo contattano per proporgli di realizzare un network d'ateneo. Mark anziché lavorare al loro progetto ruba ai fratelli l'idea che, trasformata e ampliata, dà vita a ‘The facebook', come si chiamava all'inizio.

Un'invenzione che si trasforma subito in un fenomeno e che dall'America si estende ad altri paesi, tra cui l'Italia. "Secondo gli ultimi sondaggi disponibili il numero di iscritti a Facebook nel nostro Paese supera i 17 milioni", spiega Claudia Ceccarelli dell'Istituto di struttura della materia (Ism) del Cnr di Roma. "Cifra che rappresenta circa la metà degli italiani che si connettono in rete e che minaccia il primato degli accessi al primo motore di ricerca mondiale: Google. Le indagini inoltre, come risulta da Vincosblog, il primo osservatorio italiano di Facebook, ci qualificano al sesto posto nel mondo come utilizzatori del social network, dopo Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Turchia e Francia". 

Una scena del film The social network

Ma chi è l'utente medio del colosso creato da Zuckerberg? "Al suo esordio in Italia il sistema affascinava soprattutto i teenager, già avvezzi all'uso di questi strumenti di comunicazione", prosegue la ricercatrice dell'Ism-Cnr. "Oggi l'utilizzatore è piuttosto mutevole, con una notevole crescita di iscritti tra i 46 e i 55 anni (+8%) e tra gli over 56 (+14%)".

I social network sono però anche fonte di rischi. "Facebook in particolare, che nasce con l'obiettivo di costruire un database orientato a identificare all'interno del sistema persone che già si conoscono e che quindi costruisce la sua forza proprio sull'immissione di foto e informazioni personali, è un fenomeno in larga parte incontrollabile", avverte Ceccarelli. "Nel momento in cui le nostre informazioni viaggiano all'interno del web e sono visibili da altri utenti possono essere utilizzate nei modi più svariati, a partire da semplici scherzi tra coetanei, truffe, furti d'identità, fino ad arrivare a veri e propri adescamenti, verso di noi e verso i nostri contatti. Per prevenire questi pericoli bastano però poche semplici regole: rendere il profilo personale visibile solo agli amici; valutare bene chi ci chiede ‘amicizia', poiché le persone non sono sempre quello che dicono di essere, e se è il caso rifiutare; non utilizzare mai questo sistema per diffondere notizie su altre persone; evitare di inserire foto di minori".

Ricostruita attraverso flashback e tramite le testimonianze degli accusatori di Mark - i gemelli, che lo citano per truffa, e il suo fraterno amico, Eduardo Saverin, che il genio informatico inizialmente sfrutta per finanziare il progetto ma che, una volta raggiunto il successo, estromette dalla società - la storia delinea un ritratto tutt'altro che positivo di Zuckerberg, che appare cinico, poco attento agli altri e profondamente solo. Bravo il regista nel ricreare l'atmosfera del college e l'humus intellettuale e sociale in cui il social network è nato. Ottime le interpretazioni dei giovani attori, primo tra tutti, Jesse Eisenberg nei panni di Mark.

La scheda

Titolo: The social network

Regia: David Fincher

Cast: Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake, Armie Hammer, Max Minghella   

Distribuzione in Italia: Sony Pictures Italia

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