Narrativa

Matematici in sala

Il volume Numeri immaginari
di Rita Bugliosi

Racconta delle sue due passioni, il cinema e la matematica, Michele Emmer in 'Numeri immaginari'. Figlio di Luciano Emmer, noto documentarista e sceneggiatore, oltre che esponente del neorealismo con pellicole quali 'Domenica d'agosto' (1949) e 'Le ragazze di Piazza di Spagna' (1952), Michele inizia a frequentare il set giovanissimo

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Racconta delle sue due passioni, il cinema e la matematica, Michele Emmer in 'Numeri immaginari'. Figlio di Luciano Emmer, noto documentarista e sceneggiatore, oltre che esponente del neorealismo con pellicole quali 'Domenica d'agosto' (1949) e 'Le ragazze di Piazza di Spagna' (1952), Michele inizia a frequentare il set giovanissimo: è lui a interpretare, nel film del padre 'Camilla' (1954), il bambino al pianoforte. E da adulto si dedica alla realizzazione di film di divulgazione scientifica, tra cui 'Il nastro di Moebius' (1979) e 'M.C. Escher: geometrie e mondi impossibili' (1984). Ma anche i numeri hanno un ruolo importante nella sua vita: è infatti laureato in matematica ed è docente presso il dipartimento di Matematica dell'Università La Sapienza di Roma.

Nel volume l'autore propone una lunga carrellata di film che hanno per protagonisti matematici o in cui questa disciplina ha un ruolo, anche se marginale. Più di settanta le opere esaminate, dalle quali Emmer trae spunto per individuare rappresentazioni tipiche del matematico sul grande schermo: c'è il docente protagonista di 'Bianca' (1983) di Nanni Moretti, interpretato dallo stesso regista, che "aspira a un mondo razionale in cui tutto si svolge secondo determinate regole. Un'armonia suprema in cui la legge non può che essere matematica" e in cui il matematico è un idealista "che può arrivare a uccidere per non vedere turbato il proprio sogno di armonia del mondo". Non manca il matematico sognatore "che vuole cambiare il mondo per migliorarlo", come in 'La signorina Effe' (2007), in cui Emma, che lavora ai piani amministrativi di Fiat, è una laureanda in matematica per cui "la laurea in matematica è il traguardo da raggiungere, è l'ascesa nella scala sociale, è il mondo ideale che si rende concreto".

Il matematico al cinema è però spesso anche "freddo, razionale, logico" e può quindi vestire senza problemi i panni dell'investigatore, come in 'Oxford Murders. Teorema di un delitto' (2008) in cui un professore di logica, cerca con un suo studente, Martin, di decodificare i segni che un omicida lascia dietro di sé dopo ogni delitto. Ma la logica matematica può anche rivelarsi uno strumento prezioso per i killer, come nel caso di 'Presunto innocente' (1990) in cui si scopre che l'assassina è una studentessa "che si occupa del figlio e lavora senza tregua con le sue formule e i suoi algoritmi al computer".

Non di rado, poi, i matematici sono rappresentati come geniali ma deliranti. Lo è Cohen, il protagonista di 'π. Il teorema del delirio' (1998), che "ha dolori lancinanti, una paranoia ossessiva, una percezione alterata" ed è "ossessionato dai computer". In altri casi invece la genialità matematica si sposa con l'autismo come in 'Rain Man'(1988). Ma ci sono anche matematici brillanti, come Ian Malcolm di 'Jurassik Park' (1988), che, evidenzia Emmer, nel film "è il personaggio più spiritoso e più critico".

Ma in sala si propongono anche studiosi realmente vissuti. È quanto fanno, tra gli altri, 'A beautiful mind' (2001), sul premio Nobel John Nash, molto concentrato sulla vicenda umana dello scienziato, e 'Morte di un matematico napoletano' (1992) ispirato alle ultime giornate di vita di Renato Caccioppoli, di cui Emmer scrive "il mestiere del matematico è descritto con momenti illuminanti basati su un accurato lavoro di documentazione e comprensione".

A conclusione del volume l'autore si chiede se realizzare pellicole sulla matematica e sui matematici aiuti a diffondere la conoscenza di questa disciplina. Interessante la risposta che sottolinea come non sia questo lo scopo, ma piuttosto "far comprendere quanto unitaria possa essere la cultura, umanistica e scientifica che sia".

titolo: Numeri immaginari
categoria: Narrativa
autore/i: Emmer Michele
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 248
prezzo: € 18.00

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