A spiegare l’origine storica e l’adattamento linguistico subito dall’espressione “è tutto un ambaradan” è Alberto Guasco dell’Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Consiglio nazionale delle ricerche. Che ricorda come a utilizzarla per primi furono gli stessi soldati che parteciparono nel 1936 alla battaglia da cui essa deriva
Guerra
Una collettanea curata da Giuliano Luongo propone alcuni contributi dedicati al tema della neutralità in campo internazionale, tra cui quello di Gianfranco Tamburelli dell'Istituto di studi giuridici internazionali del Consiglio nazionale delle ricerche
Luigi Contu ricorda, in un saggio e in una mostra intitolati "I libri si sentono soli", una famiglia di giornalisti e scrittori impegnati nella divulgazione scientifica, che gli ha trasmesso in eredità una biblioteca e un insegnamento importanti. E racconta il giornalismo e l'Ansa, l'agenzia di cui è direttore, nella svolta verso il web e i social media. "Scienze umane e naturali devono sempre procedere in parallelo"
Tra pandemie e guerre, Emergency porta avanti l’impegno di Gino Strada, occupandosi delle differenze sostanziali tra parte ricca e povera del mondo, e attraverso un diffuso impegno per la pace. L’antidoto a diverse ingiustizie per la presidente Rossella Miccio, è nelle piccole azioni quotidiane
Il direttore dell’Istituto di studi giuridici internazionali del Cnr esamina il ruolo attuale delle Nazioni Unite, evidenziandone la crisi, ma sottolineandone anche l'“importanza essenziale e insostituibile per il nostro futuro”
Con la pandemia e la guerra abbiamo riscoperto tutti i nostri limiti e debolezze, ma affidarsi alla scienza e alla cultura è la chiave di volta. Questo il parere dello psichiatra Paolo Crepet, che in un'intervista concessa a margine della Festa scienza e filosofia di Foligno illustra le controindicazioni dell’illusorio mito dell’immortalità
Dopo lo scorso Almanacco proseguiamo il discorso sulla guerra, parlando del nesso e delle conseguenze più stringenti che comporta per noi italiani: l’energia. Ciò che accade in Ucraina rischia di avere conseguenze devastanti per la nostra economia, per il nostro sviluppo, per il Piano di ripresa che l’Europa si è data dopo la pandemia, per la transizione ecologica. Senza comunicazione a spot e polarizzata, ma con un ragionamento articolato. Per riflettere, comprendere quanto la situazione sia complessa e quanto soltanto il ritorno alla ragione e alla responsabilità da parte di tutti possa farci sperare
Peter Andreas, politologo e docente presso la Brown University, nel libro “Killer High. Storia della guerra in sei droghe”, pubblicato in Italia da Meltemi, ci conduce in un viaggio storico per comprendere il rapporto che, fin dall’antichità, lega le guerre a fumo, alcool e altre sostanze psicotrope ed eccitanti
Reperti bellici di fondamentale importanza per la nostra memoria storica emergono periodicamente dal mare di Anzio, teatro dello sbarco angloamericano degli alleati il 22 gennaio 1944. Spesso la loro naturale destinazione è il Museo dello sbarco, cui spetta il compito di raccoglierli, catalogarli e "raccontarli" attraverso allestimenti e iniziative che rendano visitatori di ogni età consapevoli del significato dell’Operazione Shingle, com’era chiamata in codice
Dopo la pandemia, la guerra. L'impressione è che l'orologio sia stato improvvisamente riportato indietro di 50 anni almeno. Dinamiche delle quali eravamo stati testimoni indiretti, attraverso il racconto delle generazioni precedenti, ora diventano drammaticamente attuali. In questo tragico scenario, era inevitabile dedicare l’Almanacco della Scienza all’Ucraina e ai conflitti
Questa la tesi di Gabriella Gribaudi, storica dell`Università Federico II di Napoli e autrice di “La memoria, i traumi, la storia” (Viella), in cui spiega come questi eventi catastrofici dividano i vissuti delle persone tra un "prima" e un "dopo"