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Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan

agroalimentare
di Marina Landolfi

celto di dedicare la campagna di studio e di attenzioni della XXVII edizione del Premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino. A Treviso, il 13 e 14 maggio, si tengono inaugurazione di una mostra, un seminario scientifico e la consegna del premio

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Nell'Asia centrale, ai suoi margini orientali, sparsi lungo i versanti della catena montuosa del Tien Shan, rimangono frammenti dell'immensa e antica foresta che milioni di anni fa, nel Terziario, faceva crescere al suo interno decine di specie all'origine dei frutti che accompagnano la storia dell'uomo e dei suoi paesaggi. A questo sistema di foreste nelle Montagne Celesti del sud del Kazakistan, luogo di straordinaria biodiversità, il Comitato scientifico della Fondazione Benetton studi ricerche, che ha sede a Treviso, dedica la campagna di studio, di cura e di divulgazione della XXVII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il giardino.

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Le foreste dei meli selvatici hanno destato l'attenzione di Aymak Djangaliev (1913-2009), che tra il 1930 e il 1990 si è dedicato per primo allo studio della popolazione kazaka di 'Malus sieversii' e alla sua salvaguardia. Dal 2010 l'associazione Alma – per opera soprattutto di Catherine Peix e Tatiana Salova, vedova dello scienziato – è impegnata per sensibilizzare il governo locale e la comunità internazionale, per diffondere la conoscenza e preservare le foreste dei meli selvatici e la memoria di Aymak Djangaliev.

Il 13 maggio è previsto un incontro pubblico per l'inaugurazione della mostra documentaria e fotografica (sede della Fondazione); il 14 maggio si tiene invece un seminario pubblico di approfondimento (sede della Fondazione) cui fa seguito la cerimonia pubblica di consegna del Premio (Teatro Comunale). Al seminario intervengono: Tatiana Salova (agronoma, Bolshoe Isakovo, Russia), sulla vicenda umana e scientifica di Aymak Djangaliev (1913-2009); Natalya Ogar (Accademia delle Scienze di Almaty), sul sistema montuoso del Tien Shan nel contesto storico, geografico e paesaggistico del Kazakistan; Joan Vicente Rufí (Università di Girona), sulle vie della seta come fattore geopolitico; Évelyne Leterme (Conservatoire Végétal Régional d'Aquitaine), a proposito dell'incontro tra agricoltura, ecologia e biodiversità del melo in Francia; Massimo Tagliavini (Libera Università di Bolzano) relativamente alle sperimentazioni sulla frutticoltura intensiva in Italia; Ann Tutwiler (Bioversity International), su biodiversità naturale e culturale, Giuseppe Barbera (Università di Palermo) su 'I paesaggi del melo'.

Informazioni:

Che cosa: XXVII edizione del Premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino

Quando: 13 e 14 maggio 2016

Dove: Fondazione Benetton studi ricerche, Palazzo Bomben, teatro Comunale Treviso

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