Gli eccezionali prestiti, provenienti da Torino, intendono narrare i culti e le mode originati nella terra del Nilo e diffusi a Pompei, inserendoli in un'ampia riflessione sulle interrelazioni tra le civiltà del mondo antico che si affacciavano sul Mediterraneo. Le imponenti sculture in granito, oltre a rappresentare il potere faraonico al tempo della XVIII dinastia, sono una testimonianza straordinaria del mondo della mitologia egizia. Sekhmet, come altre divinità femminili, ha una natura ambivalente, contraddistinta da forze contrapposte. Figlia del sole, propaga sulla terra calore, distruzione e malattie, ma allo stesso tempo, se placata con rituali e preghiere, è in grado di garantire la pace e la prosperità. Ad arricchire l'evento, una video installazione che evoca gli scambi culturali, religiosi ed economici intercorsi tra Pompei e l'Egitto dalla fine del II sec. a.C., e un 'itinerario egizio': dal Tempio di Iside, tra i maggiori e meglio conservati edifici pompeiani - oggetto per l'occasione di un intervento di riallestimento con postazioni multimediali di realtà immersiva - alle numerose domus decorate con motivi egittizzanti, come quella di Loreio Tiburtino tornata di recente a risplendere e quella dei Pigmei riaperta in occasione della mostra.
Informazioni:
Che cosa: mostra 'Egitto Pompei'
Quando: fino al 2 novembre 2016
Dove: Scavi di Pompei, Palestra Grande - ingresso Porta Anfiteatro
Info: www.pompeiisites.org