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Open day ostetricia: diventare mamma oggi

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di Emanuele Guerrini

Una giornata dedicata ai futuri genitori: informazioni sulle nuove tecniche ostetriche, visite mediche e esami diagnostici gratuiti, all'insegna dell'umanizzazione della nascita. L'evento si è svolto alla Citta di Roma alla presenza del ministro Lorenzin

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Si è svolto presso la struttura ospedaliera capitolina Città di Roma, alla presenza del ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, l'Open Day Ostetricia, una giornata aperta alle coppie per informarsi, eseguire gratuitamente visite ed esami diagnostici, discutere degli aspetti sanitari e sociali legati alla maternità, all'insegna dell'umanizzazione della nascita. “Avere un parto naturale indolore, oltre a non spaventare la donna, è un fattore di civiltà e di salute per mamma e bambino”, ha dichiarato il ministro.

Sei info-point hanno fornito materiale illustrativo sulla nuova analgesia epidurale, il cesareo dolce e le tecniche per ridurre i tagli cesarei. “Partorire spontaneamente riduce i rischi di complicanze rispetto a un cesareo ripetuto. Nel caso di presentazione podalica, è possibile eseguire il rivolgimento mediante una manovra esterna, non invasiva, che si effettua sulla pancia della mamma al fine di aumentare le probabilità di una presentazione cefalica e di un parto vaginale. Inoltre, si può ricorrere alla moxibustione, tecnica naturale e non invasiva della medicina cinese, che spesso riesce a cambiare la presentazione del bambino”, ha spiegato Giorgio Capogna, primario di anestesia e rianimazione della Città di Roma.

Qualora l'intervento chirurgico fosse indispensabile esiste la possibilità del cesareo dolce: “Durante l'intervento si ha un contatto mamma-figlio pelle a pelle immediato e prolungato almeno per la prima ora di vita, un'estrazione fetale lenta per facilitare l'adattamento neonatale e il taglio ritardato del cordone per prevenire l'anemia del neonato. Inoltre, un dispositivo crea una temperatura costante (33°C) presentando al bambino lo stesso ambiente di un'incubatrice, sebbene stia tra le braccia della mamma”, ha sottolineato Capogna.“I numerosi benefici del contatto pelle a pelle sono documentati: si rafforza il legame mamma-figlio, il calore materno aiuta a stabilizzare temperatura, frequenza cardiaca e respiratoria del neonato, si stimola nella madre la produzione di ossitocina, favorendo l'espulsione della placenta e riducendo il rischio di emorragia, si favorisce inoltre l'allattamento al seno”.

“L'applicazione di nuove pratiche cliniche nella gestione del parto, volte al recupero della sua dimensione fisiologica e relazionale, richiedono un impegno costante della ricerca biomedica; principalmente nell'acquisizione di solide conoscenze sulla diagnostica per immagini, sulla farmacodinamica e la farmacocinetica e nella definizione di strategie terapeutiche innovative, non solo farmacologiche. In tutti questi settori il Cnr è impegnato in vari progetti, contribuendo allo sviluppo del sistema sanitario nazionale”, ha affermato Gianluca Sotis, direttore del Servizio prevenzione e protezione del Cnr.

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