La ricerca ha unito analisi statistiche quantitative su caratteri morfologici di tassonomia tradizionale ad analisi filogenetiche di sequenze di Dna mitocondriale e nucleare (tassonomia molecolare), caratteri ecologici ed esperimenti di competizione tra specie e popolazioni in laboratorio. “Abbiamo utilizzato un approccio complessivo, che potremmo definire olistico, che ci ha permesso di capire quanto le barriere e i limiti tra le specie in natura possano essere labili”, prosegue Fontaneto “I casi in cui approcci diversi danno risposte diverse sono quelli in cui possono verificarsi scambi genetici, ad esempio ibridazione tra specie diverse, andando a incidere proprio sui caratteri che i biologi usano per identificare le specie”.
Lo studio segue precedenti lavori Ise-Cnr in ambito tassonomico, volti a individuare metodologie e strumenti innovativi per identificare e catalogare in modo più semplice e rapido gli organismi viventi.
Fonte: Diego Fontaneto , Istituto di ricerca sulle acque, tel. 0323/518363, email diego.fontaneto@cnr.it