Saggi

Calamità: non prendiamocela con gli altri

di M. F.

Mario Tozzi con 'Paure fuori luogo' indaga un sentimento contraddittorio, per il quale davanti a fenomeni come terremoti ed eruzioni tendiamo a demandare responsabilità e protezione a entità soprannaturali, alla sorte avversa oppure alla natura matrigna, anziché affidarci alle conoscenze scientifiche, al controllo e alla manutenzione del territorio e del patrimonio, al rispetto di accorgimenti in qualche caso noti da secoli

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Perché abbiamo più paura di morire a causa degli squali o di un incidente aereo anziché colpiti da una noce di cocco o da un frammento celeste, quando le seconde eventualità - per incredibile che sia - sono statisticamente più pericolose? A partire da questi provocatori  confronti l'ultimo libro di Mario Tozzi ci fa indagare le nostre 'Paure fuori luogo'. La paura è un sentimento contraddittorio, da un lato razionalissimo meccanismo evolutivo, dall'altro pulsione emotiva per definizione. Anche per questo tendiamo – tranne che per i casi più palesemente dovuti alla follia antropica come le esplosioni nucleari - a demandare responsabilità e protezione ad altri: a entità soprannaturali, alla sorte avversa oppure alla natura matrigna, riguardo alla quale l'autore arriva ad affermare che le “catastrofi naturali in realtà non esistono”, nel senso che anche un terremoto o un'eruzione sono fenomeni sui quali le conoscenze scientifiche datano già da secoli e per i quali dunque il conteggio di vittime e danni dipende soprattutto dal nostro comportamento.

Somigliamo un po' ai Maya, atterriti dalla fine del mondo e poi sterminati da un evento molto più terreno e umano di quelli da loro paventati. Scindere immaginario mitologico e analisi razionale nelle grandi calamità è d'altronde difficile, si pensi all'immagine del diluvio diffusa in tante tradizioni antiche, da Gilgamesh alla Bibbia, e legata a un evento storico che richiese quasi tre secoli per estinguere i propri effetti. È anche per questa congiunzione, del resto, che alcune narrazioni ecologiste hanno oggi particolare successo. Non meno contraddittoria la nostra reazione verso le epidemie e pandemie, spesso non correlata al loro impatto effettivo o potenziale, al punto da farci disdegnare un presidio importante come le vaccinazioni.

L'epoca in cui affidavamo a Poseidon, Ares, Jahvè e sant'Emidio patrono di Ascoli Piceno il ruolo di causa e rimedio contro vulcani, terremoti e maremoti appare meno lontana se pensiamo a film come 'Armageddon', alla nostra errata idea degli tsunami, che arrivano montando dal basso e non come onde gigantesche, o all'enfasi mediatica attribuita a presunte previsioni inascoltate, quali quelle di Giampaolo Giuliani o degli animali che anticiperebbero i terremoti. Affidandoci ai ricercatori – Tozzi cita tra gli altri i contributi dell'Ingv e del Cnr – capiremmo qualcosa di più: poco, forse, ma è il massimo che possiamo umanamente. I rimedi contro la paura della catastrofe sono altri: ricerca scientifica, controllo e manutenzione del territorio e del patrimonio, rispetto di accorgimenti in qualche caso noti da secoli, adeguati sistemi assicurativi.

 

titolo: Paure fuori luogo
categoria: Saggi
autore/i: Tozzi Mario 
editore: Einaudi
pagine: 232
prezzo: € 9.99