Università ed Enti

La salute delle statue

Mann in Colours
di U. S.

Riscoprire gli antichi colori delle opere esposte, soprattutto le tracce cromatiche ancora esistenti sulle sculture, anche attraverso analisi chimiche e fisiche su alcune statue della Collezione Farnese e indagare su ambiente e qualità dell'aria.

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Riscoprire gli antichi colori delle opere esposte, soprattutto le tracce cromatiche ancora esistenti sulle sculture, anche attraverso analisi chimiche e fisiche su alcune statue della Collezione Farnese e indagare su ambiente e qualità dell'aria. Questi gli obiettivi dei progetti Mann in Colours ed Ecovalors del Museo archeologico nazionale di Napoli curati da Cristiana Barandoni, in collaborazione con le Università di Roma Tor Vergata e di Perugia, e con il supporto dell'Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr. Mann in Colours utilizza due strumentazioni per valutare lo stato di salute delle statue e delle aree coinvolte, la prima riguarda dei sensori per intercettare la concentrazione di inquinanti in situ e un campionatore volumetrico, una piccola scatola per l'aspirazione dell'aria, che valuta i rischi esterni da inquinamento viario e quelli legati alla presenza dei visitatori. La seconda è la termocamera Flir, che identifica la temperatura delle zone che ospitano i capolavori, mantenendo una corretta circolazione dell'aria. Il progetto Ecovalors indaga chimicamente i colori, lo stato di conservazione, le tecniche di stesura e le materie prime utilizzate, attraverso dispositivi non invasivi, che identificano l'interazione tra la materia scultorea e gli agenti atmosferici degli ambienti museali.

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