Fino all’8 settembre il Museo botanico di Padova ospita "Il microcosmo delle galle: le collezioni di Alessandro Trotter", un’esposizione dedicata alle collezioni cecidologiche. Per la prima volta viene presentata la collezione di galle - manifestazioni di crescita anomala dei tessuti della pianta causate da organismi esterni come insetti, acari, batteri e funghi -, raccolta tra Ottocento e Novecento da Alessandro Trotter, allievo del Prefetto dell'Orto botanico Pier Andrea Saccardo e che hanno affascinato generazioni di naturalisti. Il loro studio, alla fine del XIX secolo, divenne l’oggetto di una vera e propria scienza, tra botanica e zoologia, la 'cecidologia' La galla, conosciuta anche come cecidio, è un’escrescenza che si forma su foglie, tronco e radici dei vegetali, causata dalla parassitosi dei suddetti agenti che producono una galla differente a seconda del parassita che la colpisce.
Questo erbario cecidologico (cecidio è sinonimo di galla) riveste un interesse non solo naturalistico, ma anche storico-scientifico e antropologico. Fu donato all’Università nel 1954 insieme alla biblioteca personale di Trotter, alla miscellanea cecidologica e all’archivio, oggi nella Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili. La mostra racconta alcune delle storie racchiuse nei “microcosmi” delle sue galle: storie di relazioni tra piante e animali, ma anche tra i molti naturalisti che, come Trotter, si lasciarono affascinare dalle meravigliose metamorfosi degli esseri viventi e dei loro ambienti.