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Le galle, tra storia e scienza

Collezione cecidologica
di M. L.

L’erbario sulle galle, malformazioni a carattere escrescente che si forma sulle piante, è visitabile al Museo botanico di Padova fino all'8 settembre 2024. La loro crescita è dovuta da organismi esterni, come insetti e funghi che, interagendo, trasformano il loro ambiente. Provengono dalle collezioni di Alessandro Trotter e questa è la loro prima esposizione

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Fino all’8 settembre il Museo botanico di Padova ospita "Il microcosmo delle galle: le collezioni di Alessandro Trotter", un’esposizione dedicata alle collezioni cecidologiche. Per la prima volta viene presentata la collezione di galle - manifestazioni di crescita anomala dei tessuti della pianta causate da organismi esterni come insetti, acari, batteri e funghi -, raccolta tra Ottocento e Novecento da Alessandro Trotter, allievo del Prefetto dell'Orto botanico Pier Andrea Saccardo e che hanno affascinato generazioni di naturalisti. Il loro studio, alla fine del XIX secolo, divenne l’oggetto di una vera e propria scienza, tra botanica e zoologia, la 'cecidologia' La galla, conosciuta anche come cecidio, è un’escrescenza che si forma su foglie, tronco e radici dei vegetali, causata dalla parassitosi dei suddetti agenti che producono una galla differente a seconda del parassita che la colpisce.

Questo erbario cecidologico (cecidio è sinonimo di galla) riveste un interesse non solo naturalistico, ma anche storico-scientifico e antropologico. Fu donato all’Università nel 1954 insieme alla biblioteca personale di Trotter, alla miscellanea cecidologica e all’archivio, oggi nella Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili. La mostra racconta alcune delle storie racchiuse nei “microcosmi” delle sue galle: storie di relazioni tra piante e animali, ma anche tra i molti naturalisti che, come Trotter, si lasciarono affascinare dalle meravigliose metamorfosi degli esseri viventi e dei loro ambienti.

Galla o cecidio

All’inaugurazione dello scorso 12 giugno si è tenuta una tavola rotonda dal titolo "Riflessioni sulla biodiversità tra storia e scienza: il ruolo delle collezioni botaniche" attraverso cui  si è ripercorsa,  partendo dalle collezioni storiche, l’evoluzione della concezione di galla: dalla visione patologica e teratologica vegetale tipica del XIX secolo alla visione ecosistemica contemporanea più sensibile alle interazioni interspecifiche, e al modo in cui gli organismi viventi interagiscono trasformando il loro ambiente. Tra gli intervenuti: Elena Canadelli, responsabile scientifica del Museo botanico, il genetista Mauro Mandrioli (Università di Modena e Reggio Emilia) e l'epistemologa e filosofa della biologia Elena Gagliasso (Sapienza Università di Roma).

L'evento fa parte del progetto di Terza missione del Dipartimento di scienze storiche, geografiche e dell'antichità (Dissgea), in collaborazione con l'Orto botanico e il Centro di ateneo per i musei dell'Università di Padova.

Per informazioni: https://dissgea.unipd.it/tavola-rotonda-galle-biodiversita

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