Saggi

Viviamo un’allucinazione

Copertina del libro Come il cervello crea la nostra coscienza
di Giada Verrelli

Il libro “Come il cervello crea la nostra coscienza" (Raffaello Cortina), raccoglie anni di ricerche, conversazioni, meditazioni attorno allo studio scientifico del sé, cercando di rispondere ad alcune domande. Perché facciamo esperienza della vita in prima persona? Come avviene la “nostra” esperienza cosciente? E l'esperienza di noi stessi? 

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Anil Seth, professore di Neuroscienze cognitive e computazionali presso l’Università del Sussex e condirettore del programma di ricerca “Cervello, mente e coscienza” del Canadian Institute for Advanced Research, nel volume “Come il cervello crea la nostra coscienza”, edito da Raffaello Cortina ci aiuta a "comprendere come l’universo interno dell’esperienza soggettiva sia legato a [...] processi biologici e fisici che si sviluppano in cervelli e corpi". Seth sostiene che noi "non percepiamo il mondo così come è, lo percepiamo così come è utile per noi percepirlo". La coscienza risulta quindi essere un’“allucinazione controllata”, prodotta a scopo di sopravvivenza. Neuroscienza e coscienza sono le due parole chiave del volume. 

Il libro raccoglie anni di ricerche, conversazioni, meditazioni attorno allo studio scientifico del sé, cercando di rispondere ad alcune domande. Perché facciamo esperienza della vita in prima persona? Come avviene la “nostra” esperienza cosciente? E l’esperienza di noi stessi? Per rispondere l'autore utilizza quattro elementi, che corrispondono agli altrettanti capitoli in cui è diviso il libro: “Livello”, “Contenuto”, “Sé” e “Altro”. 

Nella prima parte la docente spiega il suo approccio allo studio scientifico della coscienza, per poi passare alla questione del “livello” di coscienza,  di come qualcuno o qualcosa possa essere cosciente e dei progressi vi sono stati nei tentativi di “misurare” questo stato. Nella seconda parte affronta l’argomento del “contenuto” di coscienza, ciò di cui si è coscienti e quando si è tali. Nella terza parte si concentra sul “sé” interiore e su tutte le esperienze implicate dall’ipseità cosciente. Infine, nella quarta e ultima parte esplora l’“altro”, ossia cosa questo nuovo modo di comprendere la coscienza possa dire a proposito degli animali non umani e della possibilità di realizzare macchine senzienti. 

Alla fine del libro, l’autore vuole farci comprendere  come le nostre esperienze coscienti del mondo non siano altro che una somma di “allucinazioni controllate” che partono dal nostro cervello e dal nostro corpo. Il risultato è che, in questo tentativo di comprendere la coscienza, scopriamo di essere più simili ai replicanti di Blade Runner di quanto non pensiamo, o meglio che "siamo coscienti di noi stessi proprio perché siamo macchine bestiali". Davanti a questo presupposto Anil Seth aggiunge però che non c’è nulla da temere, perché "più avanziamo nella comprensione di noi stessi, più cresce il nostro senso di stupore, nonché la nostra capacità di vedere noi stessi non come separati dal resto della natura, ma come parte integrante di essa". Infine, ci ricorda quanto il dialogo tra fisica e filosofia, psicologia e neuroscienze sia imprescindibile per una ricerca che porti questo nome. 

Titolo: Come il cervello crea la nostra coscienza 
Autore: Anil Seth 
Categoria: Scienza e Divulgazione scientifica 
Editore: Raffaello Cortina Editore 
Pagine: 354 
Prezzo: 25,00 

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