Cinema

Quando la memoria svanisce in… un corto

Una scena del cortometraggio Il sorriso di Candida
di R. B.

Si intitola 'Il sorriso di Candida' e tratta in modo delicato il tema dell'Alzheimer il cortometraggio che verrà proiettato il 21 settembre presso il cinema Apollo di Milano, in occasione della 'XX Giornata mondiale dell'Alzheimer'. L'evento, organizzato dall'Aima, prevede la partecipazione dell'Assessore alle politiche sociali e cultura della salute del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, del vice sindaco del capoluogo lombardo Ada Lucia De Cesaris e di alcuni rappresentanti del cast del film

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Una situazione a ruoli invertiti, causata dal naturale trascorrere del tempo, ma anche dall’insidioso insinuarsi di una patologia. Potrebbe essere riassunta così, la storia raccontata da 'Il sorriso di Candida'. Il cortometraggio, scritto a quattro mani dalla giornalista dell’Ufficio stampa del Cnr Rita Bugliosi e da Angelo Caruso, che firma anche la regia dell’opera, tratta il tema dell’Alzheimer, concentrandosi su due momenti della vita di Candida. Inizialmente, la donna è giovane e si occupa con efficienza e tenerezza dei tre figli, Claudia, Anna e Paolo; poi la condizione cambia e sono i tre figli, divenuti ormai adulti, ad accudire la madre, affetta dall’Alzheimer.

Immerso in un’atmosfera soffusa, a tratti rarefatta, il film propone scene di vita quotidiana, come spunto per riflettere sullo sgretolamento dei ricordi tipico della malattia.

“Esistono diversi tipi di demenza e la malattia di Alzheimer è la più frequente (60-70% di tutte le demenze), seguita da quella vascolare”, spiega Stefania Maggi dell’Istituto di neuroscienze (In) del Cnr di Padova. “Nonostante diversi studi epidemiologici mostrino che l’Alzheimer sia più frequente nel sesso femminile, se si analizza il numero di nuovi casi per anno si nota che l’incidenza tra uomini e donne è simile: sicuramente le donne vivono più a lungo degli uomini e, quindi, sono più soggette a soffrirne. Il principale fattore di rischio è rappresentato infatti dall’età avanzata: raro sotto i 65 anni, il rischio di venirne colpiti aumenta progressivamente con il crescere dell’età. La demenza di Alzheimer, nella maggior parte dei casi, non è ereditaria e, dunque, avere un genitore che ne è affetto aumenta di poco il rischio”.

Una scena del cortometraggio Il sorriso di Candida

Importante, più ancora che per altre patologie, è una diagnosi precoce. “Uno dei campanelli d’allarme è costituito dal deterioramento della memoria, soprattutto di quella episodica”, prosegue la ricercatrice dell’In-Cnr. “Nella fasi iniziali, inoltre, la persona tende a dimenticare gli avvenimenti recenti, mentre sono ben conservati gli eventi del passato, intaccati poi nella fase avanzata. Con la progressione della malattia possono comparire anche alterazioni del comportamento, quali aggressività, labilità emotiva o apatia, disorientamento temporale e/o spaziale, difficoltà prassiche (abilità nell’eseguire movimenti volontari complessi) e attentive o del linguaggio, che nel tempo portano alla perdita dell’autonomia funzionale”.

Ricerche epidemiologiche hanno dimostrato l’esistenza di associazioni, sia positive sia negative, tra cause modificabili. “Tra i probabili fattori di rischio, traumi cranici, ipercolesterolemia, ipertensione, malattie del metabolismo come il diabete e le disfunzioni della tiroide, il fumo”, precisa Maggi. “Tra gli elementi che sembrano diminuire il rischio e rallentare il decorso della malattia ci sono invece uno stile alimentare conforme ai principi della dieta mediterranea, adeguati livelli di vitamina B12 e folati (contenuti per esempio in pesce, uova, vegetali a foglia larga), attività fisica, una buona rete di contatti con frequenti interazioni sociali, mantenere negli anni uno stile di vita sano (non fumare, consumo moderato di alcool, pratica di attività fisica). Inoltre, allenare e stimolare il cervello con attività ludiche (cruciverba, giochi da tavolo), apprendere nuove lingue o nuove abilità, leggere… diminuiscono il rischio di sviluppare la demenza aumentando la cosiddetta 'riserva cognitiva’”.

Il cortometraggio, interpretato da Sabrina Paravicini (Candida giovane e Claudia), Elisabetta Pellini (Anna), Gabriele Greco (Paolo) e Lucia Batassa (Candida anziana), da tre giovani esordienti e da Cesare Bocci (monologo iniziale), verrà proiettato, il 21 settembre alle 17.00, in occasione della 'XX Giornata mondiale dell’Alzheimer,’ al cinema Apollo di Milano, all’interno di un evento organizzato dall’Aima (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer). Alla proiezione interverranno, tra gli altri, l’Assessore alle politiche sociali e cultura della salute del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, il vice sindaco del capoluogo lombardo Ada Lucia De Cesaris, il giornalista cinematografico Maurizio Porro e alcuni rappresentanti del cast.

Titolo: Il sorriso di Candida

Regia: Angelo Caruso

Cast: Sabrina Paravicini, Elisabetta Pellini, Gabriele Greco, Lucia Batassa, Cesare Bocci, Maddalena Amadio, Marta Sandorfi, Tommaso Cocciante

Proiezione: 21 settembre 2013, ore 17.00, cinema Apollo, Milano

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