Si chiama Bianca, ha ottant’anni e sta perdendo la memoria la protagonista di 'Una furtiva lacrima’ di Mariastella Lippolis. L’anziana, che non è più in grado di vivere da sola, è affidata dalla figlia Irene, che abita lontano, a badanti spesso dure con lei e per questo mal tollerate dalla donna, che trova conforto solo nel rapporto con la sua gatta.
Bianca “capisce che ci sono zone d’ombra che le confondono pensieri e ricordi, episodi che ha dimenticato, o che non riesce a mettere in fila nella loro esatta successione”. E soffre per il suo stato e per le sensazioni che prova: “È come se il tempo lineare si fosse interrotto da qualche parte per diventare un tempo circolare, una pozza dove tutto si allarga a cerchi concentrici e si allontana per poi riavvicinarsi a ondate. Lei è al centro di quella pozza, e tutto ciò che sta più lontano lo ricorda con nitidezza, mentre man mano che ci si avvicina la centro del cratere tutto appare più confuso e sfocato”.
Per non perdere del tutto il controllo della propria esistenza, Bianca tiene una sorta di diario in cui riporta quanto le accade, gli stati d’animo, i dubbi che le sorgono. Perché sua figlia non vive più con lei? Cosa è accaduto alla sorella Olga? E, soprattutto, cosa si nasconde dietro la morte del marito Bruno, assassinato una notte di più di quant’anni prima? È proprio il mistero della scomparsa di Bruno, a far comprendere al lettore che la smemoratezza della donna è un misto di demenza senile e di una rimozione volontaria.
Un po’ storia introspettiva, un po’ giallo, il romanzo della Lippolis affronta con realismo e delicatezza il tema della vecchiaia, che come l’autrice stessa ha dichiarato: “Non è solo la malattia, il decadimento cerebrale o fisico, ma anche e soprattutto la perdita delle relazioni”.
titolo: Una furtiva lacrima
categoria: Narrativa
autore/i: Lippolis Mariastella
editore: Piemme
pagine: 280
prezzo: € 17.00
