Almanacco della Scienza: in che senso?
Nel nostro magazine esaminiamo i cinque sensi che ci consentono l’interazione con la realtà esterna, con l’aiuto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr
Se possiamo interagire con l’ambiente circostante è grazie ai sensi, a ciascuno dei quali è deputato un organo del nostro corpo: la vista agli occhi, l’udito alle orecchie, il gusto alla bocca, l’olfatto al naso, la pelle al tatto. Attraverso loro possiamo trasformare gli stimoli esterni in informazioni per il cervello e, in tal modo, conoscere in modo concreto e preciso ma anche percepire in modo errato o ingannevole i vari aspetti della realtà. La domanda “in che senso?” è quindi meno semplice di quanto sembri… A questa affascinante contraddizione abbiamo dedicato il numero dell’Almanacco della Scienza on line da oggi, esaminando i cinque sensi con il supporto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr.
Nel Focus, abbiamo evidenziato come la misura e l’utilizzo dei nostri sensi siano oggi integrati dalle tecnologie, con l’intervento di Maria Bondani dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie sull’olografia e parlando di due progetti di citizen science basati sulle app: Carlo Andrea Rozzi dell’Istituto di nanoscienze illustra OpeNoise, con cui è stato misurato l’impatto del rumore in alcune aree residenziali; Paolo Bonasoni dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima parla del progetto Nose, grazie al quale si possono segnalare in tempo reale i cattivi odori presenti nell’aria. Per quanto riguarda gli aspetti più cerebrali, Rosa Maria Vitale spiega la funzione dei recettori tattili il Trpv1 e Trpm8, mentre Pietro Avanzini dell’Istituto di neuroscienze parla della sinestesia; nelle Recensioni affrontano i misteri del nostro cervello, sensoriali e non solo, i volumi “Guida definitiva a quasi tutto” (Bollati Boringhieri) di Hannah Fry e Adam Rutherford, “Vedere la mente” (Raffaello Cortina) di Stanislas Dehaene.
Il tema torna nelle altre rubriche in modi diversi. Nel Faccia a faccia, con l’intervista al regista Egidio Eronico, il cui ultimo lavoro “Amate sponde” – in uscita il 14 marzo - racconta la contraddittoria bellezza dell’Italia grazie e immagini e musiche; anche in Cinescienza la ricercatrice Olga Capirci dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione parla della sordità prendendo spunto dal film “Figli di un dio minore”; in Salute a tavola, Concetta Montagnese dell’Istituto di scienze dell’alimentazione chiarisce le caratteristiche del senso del gusto; in Vita di mare Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque sottolinea le ottime capacità visive dei cormorani; in Sonetti matematici, presentiamo il sonetto “Li cinque senzi” di Alessandro Moriconi dell’Istituto di ingegneria del mare; in Altra ricerca si ricordano l’iniziativa della rete Welcome di Firenze, che propone eventi e visite guidate per persone con deficit visivi, e la mostra “Dentro il colore”, in corso a Palazzo delle Albere (Trento).